Beduina di Alicia Erian

Il problema della pedofilia, della violenza sui minori ancorchè consenzienti, è al centro di questo interessante romanzo americano, scritto da una donna, insegnante di scrittura creativa in un college americano prestigioso e dunque dotata di competenze pedagogiche e di conoscenze specifiche del mondo giovanile. Nel romanzo si intrecciano tuttavia diversi temi...

Jasira, la tredicenne protagonista, una Lolita in erba, è figlia di una donna irlandese e di un libanese. In seguito alla separazione dei due, la ragazzina viene spedita dalla madre, gelosa dell’attrazione che suscitava nel suo nuovo compagno, a vivere a Houston (Texas), con il padre. Pur essendo un buon cittadino americano e lavorando alla Nasa, l’uomo è legatissimo alle tradizioni medio-orientali e tiene la figlia in una violenta semi-prigionia, impedendole qualunque amicizia, abbigliamento succinto, trucco e tutto ciò che le sue coetanee usano normalmente, pena punizioni corporali. La reazione di Jasira é direttamente proporzionale ai divieti: il suo corpo esuberante, la sua focosa adolescenza, le sue tempeste ormonali, la sua totale ignoranza sul funzionamento del prorio corpo e dei meccanismi della sessualità la mettono presto in situazioni sempre più imbarazzanti e pericolose. Finirà per essere violentata, senza apparente consapevolezza, dal vicino di casa, padre di famiglia e riservista dell’esercito, di cui la ragazzina crede di essere innamorata. Un compagno di scuola, Thomas, che vuole intraprendere con lei una relazione troppo precoce, viene allontanato da suo padre perchè di colore: razzismo latente nei confronti dei neri da parte degli arabi sono il mix di questa vicenda che ci dice molto sulle intolleranze e le violenze che si continuano a vivere nella società statunitense, alla vigilia dell’avvento di Obama.

La mancanza d’amore, la solitudine, le percosse del padre, la sessualità imposta sono interrotte solo quando un’altra coppia di vicini, Jil e Melina, prendono a cuore la vicenda di Jasira e la accolgono nel calore della loro casa. Melina è quasi alla fine della sua prima gravidanza e l’istinto materno prevale in lei di fronte allo sfacelo educativo che sta portando Jasira alla perdizione. Proprio la vicinanza della famiglia di elezione e il suo forte sostegno convinceranno la ragazza a confessare alla polizia la perdita della verginità ad opera dell’irreprensibile cittadino Vuoso, e per lei comincerà una nuova vita, piena di affettività, dopo aver assistito al miracolo della nascita della piccola Dorrie, la sua nuova sorella.

Romanzo originale, pieno di pathos, pur se scritto in prima persona dalla protagonista, con linguaggio semplice ed ingenuo, ma fortemente coinvolgente per la tortuosità della psiche della tredicenne ma precocissima Jasira.