Bob Dylan
- Autore: Salvatore Esposito (a cura di)
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Hoepli Editore
- Anno di pubblicazione: 2017
Con i libri usciti su Bob Dylan ci copri la lunghezza di un campo di calcio. Faccio per dire, ma non credo di averla sparata troppo grossa, tenuto conto dell’allure planetario di cui gode il Nostro. Dylan è un nume tutelare della canzone di contenuto e anche l’editoria italiana lo marca da presso, contribuendo all’esegesi con le migliori intenzioni e, per lo più, altrettanta competenza.
Si prenda questo “Bob Dylan” redatto da Salvatore Esposito, per esempio. Lo pubblica Hoepli (2017) ed è, come prima cosa, una malia per lo sguardo (copertina e impaginazione sono a cura di Sara Taglialegne e Alessandra Tau. Bravissime). Foto b/n e colori, tondini, inserti, box, corredano (movimentano) l’analisi bio-artistica condotta da Esposito, sulle tracce frastagliate del menestrello – nonché scrittore, poeta, attore, pittore, scultore - di Duluth. Detta in estrema sintesi: dagli anni contro-culturali del Folk Revival a quelli della clamorosa “svolta elettrica” e poi dei Gospel Years che videro Dylan attivista cristiano. Fino al transito chiaroscurale degli Ottanta e al rilancio in pompa magna (Nobel compreso) degli ultimi venti anni. Salvatore Esposito è consapevole di trovarsi al cospetto di Bob Dylan - un brand, un totem, autentica materia da romanzo -, un caposaldo da trattare con le pinze e le dovute maniere. Il suo libro biografico è per ciò un raggiante coagulo di dichiarazioni di prima e seconda mano, analisi di dischi & canzoni, aneddoti, stralci di interviste, dati; a restituire uno dei più stratificati itinerari artistici della storia rock. Una parabola poetico-musicale segnata da numeri, a loro volta, da leggenda: quaranta album pubblicati, vagonate di materiali d’archivio, una mole così di concerti alle spalle. Per ribadire ulteriormente l’idea, secondo la definizione di Allen Ginsberg:
“Bob Dylan ha portato la poesia nei jukebox”
affrescando in progress la faccia sporca e pulita dell’America, al punto da redigerne una contro-storia.
Direttore editoriale del periodico online Blogfoolk, con un nutrito numero di saggi musicali alle spalle, Salvatore Esposito ne restituisce il profilo artistico, e lo fa in taglio acuto, trasversale, con onestà (no incensazioni sterili e fine a se stesse). Nella maniera incisiva-accattivante che lo segnala come riferimento del giornalismo musicale. Considerati l’eleganza e l’accuratezza del volume (che annovera anche una postfazione di Alberto Fortis), non costa neanche tanto: euro 17,90 sante e benedette.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bob Dylan
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