Breve guida fotopoetica. Taormina e altri luoghi di Sicilia di Lisa Bachis

Un viaggio reale, ma con il cuore e gli occhi di una bambina incantata. Trentuno giorni un mese completo (+2: il giorno 0 e il giorno nuovo, preludio di un altro prossimo viaggio) per la “Breve guida fotopoetica. Taormina e altri luoghi di Sicilia” (Algra Editore, 2018) di Lisa Bachis con un contributo di alcune foto e la prefazione di Oreste Lo Basso.
Scatti di scorci di Taormina e dintorni colti nell’attimo perfetto con un semplice telefonino e riflessioni scritte, come afferma la stessa autrice, nella postfazione durante il percorso attraverso la lente delle emozioni.

Tutto è nato in modo spontaneo e condiviso con i miei contatti social, tra i quali vi sono i miei lettori.

Non so se è nata prima la fotografia e poi il pensiero o viceversa e non m’importa neanche saperlo. L’unisono armonioso che nasce svogliando, leggendo, ammirando questa chicca creata con amore, con l’anima, è emozione pura. Non so neanche se c’entra l’ermeneutica dell’arte di cui l’autrice è un’attenta studiosa e sostenitrice. So di certo che questa guida è perfetta per chiunque voglia conoscere la mia terra, dilaniata dal cemento, ma con angoli unici e suggestivi, tormentata dalle ingiustizie sociali, ma ricca di artisti eccezionali.
Nella sua semplicità Lisa Bachis, sostenuta in parte da Oreste lo Basso, ha creato un percorso esemplare e unico aprendosi al lettore e al contempo condividendo con lui momenti magici da lei vissuti e permettendo di viverli e riviverli insieme a lei. La guida è adatta a chi ama viaggiare con calma, a chi vuole durante il suo viaggio scoprire i luoghi, conoscere gli usi e i costumi, entrare in sintonia con gli indigeni lontano quindi dal caos e dal mordi e fuggi di un turismo moderno globale e “onnivoro”. Taormina e l’Etna sono i luoghi prescelti.

D’altronde Lisa Bachis è nata e cresciuta in questi luoghi, recependo in pieno la bellezza e la passione che questi luoghi emanano. Non mancano però escursioni in altri storici e importanti luoghi siciliani come Noto, Catania, Messina, Siracusa, Paternò, paesaggi naturali, incontaminati, pregnanti di un passato ricco di storia e cultura. Abbiamo scelto la nostra giornata, il nostro viaggio, luogo che conosciamo e amiamo solo per dare un assaggio di quest’ottima sperimentazione artistica, assai creativa e emozionante. Giorno 18 la foto ha colto un angolo interno del castello normanno di Paternò, “my own room” il pensiero è pura poesia:

Riprendere intimo contatto con sparsi frammenti di ricerche sopite. Ridar loro forma di narrazione. Questo per me, il più autentico ritorno a casa. Il Linguaggio; la Scrittura: la mia Casa.