Breve storia della scienza
- Autore: Eirik Newth
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Salani
Breve storia della scienza è un saggio che percorre in maniera semplice e piacevole la storia della scienza, dalle sue origini con le prime scoperte nell’antica Grecia, fino ai giorni nostri.
Uscito nel 1998, per il grande successo conseguito l’autore Eirik Newth, astrofisico norvegese, scrittore e giornalista scientifico, ha ottenuto diversi premi prestigiosi e il libro, numerose pubblicazioni nel corso di questi anni.
Eirik Newth, partendo dalla più semplice delle domande “qual è la verità?”, che si formula quando si è di fronte ad avvenimenti inspiegabili, ripercorre la nascita delle scienze e la storia delle idee che hanno contribuito alla conoscenza delle leggi della natura. Difatti la matematica, la fisica, la filosofia, la genetica, nascono proprio dalla ricerca sulla natura che ci circonda e dagli innumerevoli quesiti che nel corso dei millenni gli uomini si ponevano. Domande per le quali ancora oggi, nel libro si scoprirà, non si troverà mai una sola risposta. Un racconto storico nel quale attraverso i secoli e le scoperte, la scienza diviene protagonista al servizio dell’uomo e della sua prosperità.
Il primo scienziato nel mondo occidentale che si ricordi è Talete, vissuto nell’antica Grecia a Mileto, e considerato uno dei più importanti tra i sette uomini famosi per la loro sapienza. Uomo politico, mercante, scopritore della geometria, astronomo (consigliava ai marinai di orientarsi guardando la costellazione dell’Orsa Minore, perché era sempre posta a Nord), affermava che gli esseri viventi fossero costituiti d’acqua perché la Terra, essendo un disco, galleggiava in essa. Il principio di tutto era l’acqua, l’origine e il grembo materno di tutte le cose, fondamentale per le popolazioni e per gli insediamenti umani. Talete non volle tenere per sé le sue idee e iniziò ad insegnare. Con i suoi ragionamenti diede volto e voce ad una nuova figura: il filosofo. La filosofia, l’amore per il sapere, nacque come una scienza che doveva spiegare le strutture del reale: l’acqua, l’aria, le stelle. Il desiderio della conoscenza non fermerà più l’uomo, che scoprirà nel corso della sua evoluzione i numeri, la scrittura, l’alchimia e la medicina, e non verrà mai meno alla volontà di esplorare l’universo fuori di sé e dentro di sé.
Fu Ruggero Bacone, nel 1250, a dare un nuovo verso alla scienza, iniziando a sperimentare. Egli sosteneva che solo con gli esperimenti si potessero acquisire nuove conoscenze. Difatti divenne famoso per le sue profezie e fu fortemente osteggiato per le sue teorie definite fantastiche.
“Si potranno costruire veicoli capaci di muoversi senza cavalli, spinti da una forza miracolosa. Si potranno costruire macchine volanti in cui un uomo, seduto al centro della macchina, riuscirà a far battere le ali, esattamente come accade negli uccelli.“
Successivamente nel Seicento, in Europa, la sperimentazione divenne una consuetudine. Filosofi e scienziati potevano porsi domande nell’osservazione della natura e trovare la spiegazione ai fenomeni naturali. Una vera rivoluzione scientifica. Con la scienza al servizio dell’uomo la vita delle persone sarebbe migliorata. Sapere è potere fu la frase di battaglia degli scienziati a venire e le loro scoperte furono messe al servizio dei grandi regnanti del tempo. Le nazioni che investivano molti soldi nelle università e nella ricerca sarebbero diventate più ricche e più potenti delle altre. Dopo la rivoluzione industriale, si andò delineando una nuova rivoluzione scientifica: la rivoluzione sanitaria.
Gli studiosi rivolsero la loro attenzione all’uomo, al suo corpo e alle malattie, molte delle quali erano letali. Nel 1858 Pasteur formulò la teoria dei batteri che permise a Fleming, nel 1928, la scoperta della penicillina. La storia della scienza, a questo punto, prosegue con le scoperte più vicine ai nostri tempi, in una lettura interessante ed appassionante sull’infinità dei misteri ai quali dobbiamo ancora dare risposte e sulle tante verità ancora da definire.
“Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla gente dell’evo futuro; molto è riservato a generazioni ancora più lontane da noi nel tempo, quando di noi anche il ricordo si sarà cancellato: il mondo sarebbe una ben piccola cosa se in esso tutto il mondo non trovasse materia per le sue ricerche. Quante cose percorrono strade recondite senza che l’occhio dell’uomo le veda mai sorgere! Seneca.“
Una lettura agevole che, relazionandosi alla storia della filosofia, esamina e approfondisce quanto nel corso dei millenni la scienza si sia evoluta e quanto sia stata importante e determinante sul pensiero e sul comportamento umano.
Breve storia della scienza. La ricerca della verità
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