È stata davvero una scoperta per me questa biografia, certamente romantica e romanzata, dell’ascesa al successo del cantante Sting con i Police.
La prima sorpresa è stata scoprire il talento letterario del cantante, che, è vero che è stato pure insegnante, ma la cui abilità di narratore non appariva poi così scontata.
"Una droga ti offre una ricompensa istantanea, una specie di gratificazione.....poi la paghi con un mal di testa, un postumo da sbornia il giorno dopo o, peggio ancora, con la dipendenza e la tossicomania."
"La medicina non offre mai ricompense immediate. Alla fine potrai anche avere la tua gratificazione, ma prima devi pagare."
L’antefatto di "Broken Music" colloca lui e la moglie Trudie a Rio, prima di un concerto, coinvolti in una strana cerimonia, a metà tra sacro e profano, prede di una droga chiamata ayahuasca. Con essa, si ritrova catapultato nel suo passato, nella città natale di Newcastle.
"Sedersi in una stanza piena di libri, ricordare le storie che ti hanno raccontato, conoscere l’esatta collocazione di ciascuno, sapere com’era la tua vita all’epoca o dove ti trovavi quando lo hai letto per la prima volta: è il piacere languido e distillato dell’intenditore.."
Il racconto si dipana lungo i primi esperimenti musicali, vocali e umani che fortificheranno la sua ispirazione e la sua determinazione ad arrivare, unito a una conoscenza delle dinamiche familiari che lo hanno reso così indipendente e sempre in movimento, un perfetto workaholic dei nostri tempi.
"Si dice che -se ricordi gli anni Sessanta, vuol dire che non c’eri-"
La sua cultura musicale non può non trovare ispirazione e passare dai Beatles, da Jimi Hendrix a Bob Dylan.
"Mi chiedo cosa significhi davvero farcela. Io so che voglio guadagnarmi da vivere solo con la musica, ma voglio anche essere riconosciuto come un artista unico, definito dalla mia voce, dalle mie doti di autore, voglio che il mondo conosca le mie canzoni e le mie melodie come conosceva le canzoni dei Beatles. E voglio farlo a modo mio: voglio essere originale e, se questo vuol dire essere emarginato, così sia. Diventerò più forte e, se anche nessun altro saprà chi sono, lo saprò io."
Spesso ci si chiede perché ad alcuni tocchi il palcoscenico della notorietà e ad altri no; forse oltre a destino, fortuna, karma, esistono le energie mentali, i pensieri spesso ci guidano, se sono abbastanza potenti e forti, esattamente dove vorremmo.
"Ho vissuto nella periferia di questa vita per diversi mesi ma ora sento che il vortice mi porta sempre più vicino, come un orizzonte inatteso alla fine di un misterioso buco nero...Come un volontario alla vigilia di una guerra, voglio essere annientato ma in qualche modo sopravvivere. È un desiderio pericoloso."
L’indipendenza dalle sicurezze affettive, il dolore del distacco e la consapevolezza della fragilità dei propri genitori rappresenteranno il tortuoso cammino di ascesa verso la fama, un viale non scevro di ostacoli e barriere. Ci si potrebbe chiedere quanto in questi casi sia libero arbitrio e quanto già tracciato dal destino.
Il ritrovamento di un cadavere di donna risalente al 400 d.C. nel lago che lui e Trudie decidono di scavare all’interno della loro proprietà non solo rappresenta anche un tuffo nel giallo, ma dà nuovo significato ai cosiddetti "folletti" (come li chiamo io), quei segni nella vita di ognuno cui, a torto o a ragione, diamo più significato e molte più risposte, per rappacificarci con le nostre coscienze e con noi stessi.
Questo libro non è, in conclusione, solo la storia della nascita dei Police, è il viaggio nella mente di un uomo, che casualmente è anche Sting.
Broken Music: A Memoir
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Broken music
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