C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri da Napoli e dintorni
- Autore: Vittorio Del Tufo Piera Carlomagno Diana Lama
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri da Napoli e dintorni” (il prato, 2016), a cura di Diana Lama e Paolo Calabrò, è una raccolta di undici storie, diverse tra loro, nelle quali genere giallo e noir si fondono insieme, creando un’atmosfera di suspense.
Lo scenario in cui le storie sono ambientate, vanno dal panorama napoletano del Vesuvio, al paesaggio estivo del Cilento, sino agli orizzonti casertani e salernitani, dove queste storie lasciano trasparire un volto diverso, oscuro e dai contorni tragici.
Gli autori sono undici come undici le storie, da Diana Lama a Paolo Calabrò, da Luciana Sepi a Ugo Mazzotta e, poi, Sibyl Von Der Schulenburg, Francesco Costa, Vittorio Del Tufo, Piera Carlomagno, Alessandro Pepino, Riccardo Fabrizi e Diego Lama, conoscitori del territorio napoletano e dei suoi dintorni.
Il delitto e la vendetta fanno da padrone in tutte le vicende dei personaggi narrati.
Le storie vanno da In vino veritas di Paolo Calabrò a L’enigma dei cinque pozzi di Vittorio Del Tufo, da Il messaggio di Piera Carlomagno a La casa triste di Diego Lama, tutte storie in cui segreti, invidie, vendette, si avvicendano e coinvolgono direttamente i personaggi.
Il mystery con qualche nota dark è quindi assicurato e dagli epiloghi inaspettati.
“Franz si girò e arretrò, per poco non cadde all’indietro. Un uomo. C’era un uomo legato alla ringhiera delle scale, verso l’esterno, in basso, con i piedi poggiati sul pavimento e la testa reclinata sul collo. Morto. Decisamente. E senza pantaloni. Senza pantaloni, né mutande, nudo sì, nudo dalla cintola in giù”
.
Le storie sono intriganti e avvincenti e non manca l’adrenalina.
Sullo sfondo c’è il caldo estivo che diventa l’elemento scatenante di pensieri solitari e che influisce sulle vicende dei personaggi, ed è come se la pericolosità che circonda le storie fosse collegata alla stagione estiva stessa, che rende i personaggi imprevedibili, fino a farli scontrare con strane situazioni o a condurli a fare inaspettati incontri.
Una lettura che per me è stata interessante e per nulla noiosa. Lo consiglierei a tutti gli appassionati del genere.
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