Cadaveri su piatti di classe di Nan & Ivan Lyons

Un menu terrificante è quanto ci viene proposto in Cadaveri su piatti di classe (Sonzogno, 1975) di Nan e Ivan Lyons. Horror, una sana dose di humor, thrilling ed erotismo sono gli ingredienti di questa storia da brividi.

Natasha, la protagonista di questa vicenda, è uno Chef di fama mondiale.
Vive nella Grande Mela e affronta ogni sfida a testa alta. E l’ultima, quella che si trova davanti ora, è davvero stimolante.
Natasha sta per affrontare una trasferta che la porterà addirittura nel Regno Unito.
La motivazione? Semplice: dovrà preparare un dolce nientemeno che a Buckingham Palace.
Ricchezza e prestigio: cos’altro potrebbe mai desiderare, dalla vita?
Assieme a lei, inutile sottolinearlo, ci saranno i più grandi Chef d’Europa. Una brigata stellare per un menu a cinque stelle.
Poi, però, accade qualcosa. Anzi, molte cose.
Tutti gli chef che iniziano a morire, uno dopo l’altro. Casualità? Ovviamente no. Anzi, le vittime in questione moriranno in modi oltremodo bizzarri…
E Natasha? Cosa c’entra lei, in tutto questo?
Forse nulla. Lei non ha nemici, è una brava ragazza, nessuno vuole farle del male. In teoria.
E se fosse la prossima vittima? La mitica ciliegina sulla torta? Dopotutto il suo compito è preparare un dolce, qualcosa che chiude il pasto.
E lei potrebbe rappresentare l’ultimo tassello del puzzle.

Nan e Ivan Lyons ci portano a cena in un ristorante di classe, con chef stellati che cucineranno per noi pietanze costose e prelibate.
Anche se qualche boccone potrà risultare un po’ indigesto…
Personaggi superbamente dettagliati che metteranno in scena per noi uno spaccato della società che ci farà sorridere ma anche inorridire, uno scenario colmo di luci che vedrà più di un’ombra entrare in scena.
Ombre che cambieranno ogni cosa.

Una storia comica e drammatica al tempo stesso, pagine che scivoleranno frenetiche tra le dita in attesa di sapere che sapore avrà la prossima pietanza.
Una storia dedicata a chi vuole una lettura non troppo impegnativa ma non banale, a chi vuole estraniarsi dalla routine o a chi, semplicemente, vuole passare del tempo con qualcosa di bello ma non troppo pretenzioso.
Sono tutte ottime premesse, basta sceglierne una.