Camminare. Un gesto sovversivo
- Autore: Erling Kagge
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2018
In questo smilzo libretto, “Camminare. Un gesto sovversivo” (Einaudi Stile Libero, 2018), Erling Kagge riesce nel suo intento: una volta che hai finito il saggio hai voglia di camminare proprio in quel momento per sentirti più leggero, pieno di idee.
Assolutamente autobiografico, Erling Kagge ci dice come è la sua mattina. Non va di fretta. La casa editrice in cui lavora, a Oslo, è a tre kilometri dalla sua abitazione.
Quindi si dedica alla famiglia, legge le mail, fa una colazione sostanziosa come tutti gli abitanti del Nord a partire dagli inglesi.
Quando esce, una mattina, le viene in mente un tema, già frequentato da Robert Walser ne “La passeggiata” e un titolo, che mutua da “Camminare” di Thomas Bernhard.
Si chiede se vale la pena di scrivere ancora sulle gioie del camminare. Quei libri sono ormai datati e poi vede i norvegesi di Oslo costantemente in macchina, anche per comprare il latte o per andare a lavoro.
La pigrizia prende il sopravvento e poi Erling Kagge, che non è un vegano del cammino, dice chiaro e tondo che la macchina è comoda, serve per cose liete o per problemi di salute e di altra natura.
In buona sostanza Erling Kagge possiede la macchina ma la usa raramente. Quindi niente intolleranze anche se lui cammina tanto, fino ad arrivare al Polo Nord, dove si lamenta solo per il freddo terribile.
Camminare per l’autore è un gesto sovversivo, ti rende migliore, meno stressato, poi toglie le distanze tra le persone di potere e i cittadini. Lui rimane basito che in alcuni paesi, compresa l’Italia, il presidente del Consiglio entri in macchine coi finestrini neri fumé. È il potere nascosto; inaccessibile.
Erling Kagge invece si vanta anche troppo che il Primo Ministro norvegese vada a lavoro a piedi, si fermi tra le gente, offra tè o caffè a chi trova nei bar.
Camminare significa anche avere buoni piedi e una mentalità aperta. Scrive Erling Kagge:
“Camminare dà un senso di libertà... quando cammino tutto si muove più lentamente... riesco a sentirmi al centro della mia vita e poco dopo a dimenticarmi di me stesso”.
Camminare potrebbe anche essere un vero e proprio calmante tenendo presente che nell’intera Europa consumiamo benzodiazepine per trecento milioni di pillole.
Camminando camminando Erling Kagge parla di cosa siamo diventati noi esseri umani, per questo “Camminare. Un gesto sovversivo” è un librino prezioso.
Camminare. Un gesto sovversivo
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