Canto di Natale 2020
- Autore: Tom Breakwater
- Genere: Libri per bambini
- Anno di pubblicazione: 2013
CANTO DI NATALE 2020. Variazione sul romanzo di CHARLES DICKENS è un’opera dell’enigmatico scrittore australiano Tom Breakwater (è solo un eloquente pseudonimo: nomen omen, dicevano i latini!), pubblicata nel 2013 dall’editore Fuorionda nella collana Reverie. Le 122 pagine di questo romanzo breve si fanno leggere tutte d’un fiato, tanto il suo ritmo è veloce e incalzante, tanto la trama risulta coinvolgente nell’alternarsi di brani narrativi a parti dialogiche, in un crescendo di avvincenti colpi di scena. Efficace la traduzione dall’inglese curata da Thélème s.r.l..
Nella rivisitazione del noto romanzo di Dickens, il vecchio arido ed avaro Ebenezer Scrooge è diventato Jack, “ilvalidoJack”, come era solito definirsi egli stesso, un moderno ed affermato uomo d’affari, un po’ cinico e spregiudicato (anche con le donne), titolare di un’agenzia di incoming. Il contesto non è più la società industriale dell’età vittoriana, ma una città postmoderna, con sullo sfondo tutte le contraddizioni tipiche della nostra epoca. Ma i sentimenti che provano i due protagonisti, così lontani nel tempo, sono i medesimi: un senso di solitudine e di smarrimento, particolarmente accentuato dall’atmosfera natalizia, frutto del ripensamento sul proprio stile di vita. E’ l’esperienza che potrebbe vivere ogni uomo in ogni luogo e in ogni tempo. La dura scorza dietro la quale si nasconde il personaggio Jack, apparentemente un uomo tutto d’un pezzo, sempre vincente ed in grado di fronteggiare le più svariate situazioni, comincia ad avere delle crepe. Fantasmi che riemergono dal passato lo costringono a porsi degli interrogativi, tanto da incrinare le certezze avute fino a quel momento: Tom, l’unico suo amico, il collega in affari morto annegato tempo prima in circostanze “misteriose”; una donna, l’unico amore della sua vita, anche lei “scomparsa nel nulla”; la sua stessa coscienza, che prende le sembianze di un barista esperto nel fare cocktail. “Parlando” con loro Jack è costretto a porsi delle domande. E poi la rappresentazione di ciò che di più bello e puro possa esserci al mondo: l’amore di una coppia di fidanzati e la serenità della “famiglia felice”. Ecco allora che Jack, piano piano, riesce a riemergere lentamente dal buio dei sentimenti in cui era precipitato, fino al riscatto finale. Dopo una dura lotta con se stesso, con le sue paure, le sue fragilità e soprattutto con le cicatrici che la vita passata ha lasciato nella sua anima, riesce finalmente a scrollarsi di dosso il ruolo di uomo duro che si era costruito nel tempo. Con una serie di azioni di altruismo disinteressato, che hanno il valore di una vera e propria espiazione, Jack ritrova finalmente il senso della sua esistenza, trovando anche il coraggio di confessare a se stesso e alla società i crimini di cui si era macchiato.
L’opera è il percorso di un’anima, apparentemente persa, che ritrova il vero senso della vita. Canto di Natale 2020 è un libro per ragazzi, ma la sua lettura fa di certo bene anche agli adulti. Come il suo antico modello di oltre un secolo e mezzo fa, è senza dubbio un libro che fa pensare, che fa riflettere su quali siano i veri ed autentici valori a cui debba ispirarsi l’esistenza di un uomo.
Canto di Natale 2020
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“Canto di Natale 2020” di Tom Breakwater Ed. Reverie,2013 Libro per ragazzi
Prendete uno di quei classici film che passano in Tv durante la settimana di Natale, quelli nei quali c’è il protagonista che odia questa festa, cinico, troppo realista e anche un po’ antipatico che alla fine del film finisce col ricredersi e diventare un buon Cristiano. Bene trasportate tutto questo in un libro e avrete “Canto di Natale 2020 dell’enigmatico e misterioso autore australiano Tom Breakwater. La trama potrebbe essere non originalissima ma lo stile dello scrittore è capace di rendere questa storia piena di emozione e coinvolgimento con uno stile semplice ma efficace. “Canto di Natale 20020” è un libro che leggeresti tutto d’un fiato. E’ la storia di Jack “il valido Jack”, un ricco e brillante uomo d’affari che è a capo insieme al socio Tom, di una famosa agenzia pubblicitaria. Furbo, brillante, intelligente, cinico, ha sempre la parola giusta al momento giusto, in qualsiasi posto non perde l’occasione di sedurre. E’ anche attraente il valido Jack: un uomo davvero fortunato!!! Ma dietro a tutto questo c’è una storia intricata e coinvolgente che lascia il lettore sempre sul filo del rasoio sempre li li per scoprire cosa è successo e cosa sta per succedere...e il finale non potrà deludervi!
Recensione di Teresa Piersigilli
Nel libro Canto di Natale 2020, il brillante scrittore australiano ha voluto riproporre, nel 2013, il romanzo di Charles Dickens, proiettato però nel futuro.
In questa rielaborazione di “A Christmas Carol” al posto dell’avido e vecchio Scrooge troviamo un giovane e affascinante ragazzo in carriera, che alla vigilia di natale si troverà a fare i conti con la sua coscienza.
Jack il protagonista del racconto che era solito chiamarsi “ilvalidojack” per rivolgersi a se stesso, viene descritto dall’autore come un uomo ricco, carismatico, originale, ma allo stesso tempo spregiudicato e senza pietà. Ma nonostante la sua vita sembrerebbe quasi perfetta jack si ritrova da solo, ad affogare i suoi pensieri tra una canna e un bicchiere di whisky.
In questo breve racconto jack vive le ventiquattro ore che precedono la vigilia di Natale, in cui dovrà fare i conti con i fantasmi del passato. Tra un allucinazione e l’altra si ritrova a parlare con Emily l’unica donna che abbia mai amato e allo stesso tempo perduto e a confidarsi con il suo unico amico, Tom, morto annegato e da cui ha ereditato la sua proficua attività. Infine vede in una famiglia "felice", che scopre di aver rovinato lui stesso, l’unico spiraglio di speranza, cercando quindi di riscattarsi. Ma questo a Jack non basta per liberarsi dal peso dei fantasmi che lo perseguitano.
Questo libro non si può fare a meno di leggerlo tutto in una volta, ti lascia con il fiato sospeso, ti stupisce sul finale e lascia modo di riflettere, magari facendo ripescare anche al lettore qualche fantasma del passato.
Cristina Azzarelli
Canto di Natale 2020, variazione sul romando di Charles Dickens di Tom Breakwater edito da Rêverie (all’interno della collana For Teen) nel 2013, numero di pagine 122.
Questo volume vuol essere una rivisitazione dell’originale volume di Charles Dickens. A differenza di quest’ultimo, ambientato nel XIX secolo, Canto di Natale 2020 presenta una versione moderna di Ebenezer Scrooge. Il protagonista è Jack uomo sulla quarantina, a capo di un’azienda di successo, che si rivela fin da subito colmo di fascino e carisma qualità grazie a cui riesce ad ammaliare e manipolare chiunque si trovi davanti.
Jack ha tutto ciò che un uomo potrebbe desiderare, ricchezze, la compagnia occasionale di donne, una casa da sogno e numerosi collaboratori al suo fianco. Tutto sembra andare per il meglio ma alle porte del Natale qualcosa cambia. Le voci di due fantasmi del passato arrivano a tormentare Jack costringendolo a fare i conti con l’idillio da lui stesso creato.
Canto di Natale 2020 è uno scritto affascinante, scorrevole ed accattivante che lascia il lettore a bocca aperta. L’autore “semina” indizi fin dalla prima pagina del volume, inizialmente è difficile coglierne il senso ma una volta terminato lo scritto improvvisamente tutto torna, il cerchio si chiude.
E se il famoso romanzo di Charles Dickens “A Christmas Carol” fosse stato ambientato ai giorni nostri, quale tipologia di personaggi avremmo avuto? A questa domanda ci risponde il misterioso scrittore australiano, Tom Breakwater, con il libro “Canto di Natale 2020”, edito da Rêverie nel 2013.
Il testo si compone di 122 pagine da leggere tutte d’un fiato per la curiosità di arrivare al clamoroso finale, dove il lettore riesce a rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Vi ricordate dell’anziano e avido Ebenezer Scrooge, protagonista del romanzo di Dickens? Bene, ora immaginatevelo come un uomo sulla quarantina, affascinate, avido di potere, capo di un’azienda, circondato da successo, donne, alcol e droga. Questo uomo è Jack, o meglio “ilvalidojack” (come il protagonista stesso preferisce appellarsi).
Jack si ritrova nelle ventiquattro ore prima del Natale a bere il suo solito bicchiere di whisky, ma a differenza degli altri giorni inizia a fare il bilancio della sua vita passata, ed ecco che come “d’incanto” arrivano i fantasmi del passato a fargli visita.
È così che, tra un’allucinazione e l’altra, Jack si ritrova a parlare con Emily, l’unica donna che ha veramente amato e poi perso; poi è il turno di Tom, qui si confida con il suo unico caro amico, morto annegato da cui poi ha ereditato l’attività di cui ora il protagonista è a capo. Infine si trova davanti a una famiglia “felice” che però scopre suo mal grado di aver rovinato. Queste visite portano “ilvalidojack” a guardarsi indietro, a capire i propri errori e a cercare di rimediare ad essi.
“Canto di Natale 2020” non è una storia qualsiasi, questo racconto serve ad ogni persona per fare un proprio bilancio della vita, lasciando nella mente di chi lo legge una domanda ben precisa: “e se?”.
RECENSIONE "CANTO DI NATALE 2020"
"Canto di Natale 2020" è una variazione del romanzo di CHARLES DICKENS. E’ un’opera dello scrittore australiano Tom Breakwater. E’ stata pubblicata nel 2013 dall’editore Fuorionda nella collana Reverie. Sono 122 le pagine che compongono il volume. Diciamo che questo libro riparte dalla storia del vecchio Scrooge, ma in modo diverso. Il personaggio di Scrooge è diventato in questo libro “ilvalidoJack”.La storia si svolge in un ambiente postmoderno. Jack era un uomo dedito agli affari ed era titolare di una pizzola azienda. Con alcune somiglianze con il vecchio Scrooge infatti "ilvalidoJack" sente un profondo senso di solitudine e di smarrimento durante il clima natalizio, poichè egli aveva riflettuto su ciò che aveva fatto durante tutta la sua vita. Jack si era dimostrato sempre un uomo forte e pieno di sè, ma poi però la brutta scoperta. Entrano in gioco dei fantasmi (Tom, una donna, la sua coscienza) che lo "costringono" a farsi delle domande e a smantellare tutte le proprie certezze tenute in vita fin ora. Tom, l’unico amico e collega d’affari ma poi misteriosamente morto; una donna, il vero amore della sua vita, anche lei scomparsa misteriosamente ed infine la sua coscienza, che prende le sembianze di un barista. Ed è proprio questo confronto con i tre fantasmi che lo aiuta a porsi degli interrogativi circa il suo vissuto. Ha lottato molto contro la sua persona ma alla fine riesce a togliersi di dosso i vestiti di un uomo duro che avevano segnato la sua vita. Dopo alcuni tentativi, Jack ritrova il suo essere UOMO, trovando però anche il coraggio di confessare sia a se stesso che all’interà umanità i crimini di cui era responsabile. Quest’opera è consigliabile a tutti quei ragazzi che vogliono riflettere su quali siano i veri valori che un uomo debba far suoi. La vita, se vissuta con buon senso, puo’ rendere ogni persona felice a partire dalle piccole cose.
“Canto di Natale 2020” di Tom Breakwater è una rivisitazione in chiave moderna del famoso “Christmas Carol” di Charles Dickens.
Il testo, coinvolgente ed enigmatico nella sua struttura, permette al lettore di vivere in prima persona, l’epifania vissuta dall’ affascinante ed avido Jack.
Sarà un incontro misterioso a cambiare per sempre la vita del protagonista. Il suo cinismo sarà sopraffatto dalla presa di coscienza dei propri comportamenti, cosa che non gli permetterà più di tornare sui suoi passi.
Dietro ai pensieri, alla confusione e alle allucinazioni di Jack si cela, in realtà, una critica sottile relativa ad un problema ormai molto diffuso nella società odierna: la paura di assumersi le proprie responsabilità.
E’ in questa prospettiva che il lavoro, il divertimento e l’alcol diventano il diversivo per non affrontare “i propri momenti bui”, è più semplice nascondersi dietro ad una maschera, che ricorda un po’ il Dorian Gray di Wilde, piuttosto che “prendere in mano” la propria vita.
Il nodo centrale del testo è il far giungere il lettore alla consapevolezza che nella vita serve onestà, gentilezza, e coraggio:
“…la paura non passa se non la affronti, rimane lì, anzi cresce…”!
“Canto di Natale 2020” è un libro scritto, nel 2013, da Tom Breakwater (uno dei cinque pseudonimi con cui l’autore si firma) ed edito da Fuorionda. Il volume si rifà alla storia di Dickens “A Christmas Carol” la quale viene ,dall’autore, rivisitata in chiave più contemporanea. Il libro ci racconta, in 122 pagine, le ventiquattro ore prima di Natale del protagonista Jack, uomo avaro ed egoista. Jack si ritrova a fare in queste ore il bilancio della sua vita fino a quel momento e riaffiorano tutti i fantasmi del passato: Emily, l’unica donna da lui amata, Tom, amico morto annegato di cui Jack ora gestisce la lucrosa attività. Queste ventiquattro ore sono per il protagonista ore di riflessione e pentimento per la vita da lui vissuta. “Canto di Natale 2020 “è una lettura che ci accompagna verso una considerazione del modo in cui abbiamo speso e spendiamo la nostra vita. E’ la storia triste di un uomo che si abbandona allo scorrere della vita piuttosto che affrontare alcuni drammi del passato.
“Porca puttana vecchio mio, che botta!”
Inizia così il libro scritto dal misterioso autore australiano Tom Breackwater, intitolato “Canto di Natale 2020. Variazione sul romanzo di Charles Dickens”.
La storia si svolge nelle ventiquattro ore che precedono il giorno di Natale, ma in questo caso il protagonista non è più il ricco e avaro uomo d’affari Ebenezer Scrooge, ma Jack o meglio “ilvalidoJack” come lui stesso si definisce. Jack ha tutto quello che un uomo vorrebbe: soldi, fascino, potere, carisma. Sembra che ogni cosa gli vada per il verso giusto: il lavoro, gli affari, le donne, i riconoscimenti. Tutto questo gli ha permesso di fare della sua vita un’impresa di successo. Almeno così sembra. Ma è questa la felicità? Jack è un uomo triste, ma soprattutto tormentato ed estremamente fragile (pur non sembrandolo). Durante la vigilia di Natale si ritrova a parlare con se stesso, a fare a pugni con i suoi problemi e con le sue paure che di norma preferisce affondare in un bicchiere di whisky piuttosto che soffrire rivivendo la scena in cui l’amico Tom annaspa nelle acque del fiume che lo inghiottiranno per sempre. In tutto il romanzo Jack si trova a fare i conti con i suoi fantasmi. Il fantasma del passato e del presente che sono rappresentati dalle uniche due figure realmente importanti per lui: il suo unico vero amico Tom ed Emily, l’unica donna che abbia mai amato e che ha perso. Il fantasma del futuro, invece, viene rappresentato dalla speranza di avere una famiglia felice.
“Canto di Natale 2020” è un libro molto affascinate, ricco di colpi di scena, che si legge tutto d’un fiato portando il lettore a chiedersi se i soldi, il potere, l’ambizione, il successo… rendano realmente felice un uomo.
Vittoria Brunelli
La redenzione di Jack, “ilvalidoJack”
Il romanzo “canto di Natale 2020” (variazione sul romanzo di Charles Dickens) è il tentativo dello scrittore Tom Breakwater di spolverare ed attualizzare la famosa opera vittoriana.
Ad una prima interpretazione il testo può assumere la forma sociologico-esistenziale nella dicotomia essere-avere, dove, il protagonista incarna il prototipo moderno d’uomo facoltoso, titolare di un’agenzia di incoming ereditata dall’amico Tom, morto annegato in mare (il mare/male d’alcol, il mare dell’inconscio?) in presenza di Jack dopo una routinaria serata alcolica.
IlvalidoJack è l’uomo socialmente impeccabile, il cinico, la cui grandiosità e autorevolezza giustificano l’aridità d’animo.
Il giorno della vigilia di Natale, che è il lasso temporale su cui scorre il libro, accade che nell’abituale abuso di alcolici lo stato alterato di coscienza faccia emergere insistentemente i fantasmi del passato di Jack, fantasmi coi quali dialoga e lo obbligano a riflettere sull’infelicità ed il vuoto a cui il materialismo lo conduce, rivalutando la dimensione non materiale dei sentimenti.
L’insensibile Jack si fa tangere dal senso di colpa e con esso, di conseguenza, giunge il desiderio di redenzione, di purificazione dai propri eccessi e peccati.
Il romanzo può essere interpretato anche in chiave psicologica, dove il protagonista, una specie di Oltreuomo nietzschiano poco convincente, rappresenta i disturbi comuni nella società attuale o post-attuale (probabilmente).
I sintomi si fanno evidenti nel “dialogo” con Emily, in cui il delirio allucinatorio (sollecitato da cannabis e alcol) di Jack prende la forma delle parole che dal profondo della coscienza cercano di far emergere il passato doloroso e sbagliato.
Alla fine, l’individualità del grandioso, de “ilvalidoJack”, viene assoggettata allo stesso identico scopo dell’originario Ebenezer di Dickens, a quello scopo che fa assumere al testo i connotati della fiaba, dove alla fine vince sempre il bene ed il “cattivo” si pente.
Lo stile di scrittura fluido, l’attenzione al dialogo interiore che allarga qualitativamente il tempo cronologico di un giorno, l’acuta descrizione di dettagli significativi rendono il romanzo molto piacevole alla lettura.
Qualche interrogativo può rimanere sospeso, su come lo scrittore abbia riadattato l’opera originale, sul se sia necessario mantenere il fine moralizzante e moralizzatore di Dickens.
Sicuramente nel suo piccolo è un’opera che fa riflettere, anche se, ad un certo punto, la pennellata realista con cui Breakwater dipinge inizialmente la personalità di Jack si disconnette, riallineandosi al fiabesco ed al miracoloso della sua redenzione personale (e universale?).
Jack è il tipico uomo d’affari a cui sembra che la vita vada a gonfie vele: soldi, potere, belle donne e alcol a fiumi. Non si limita nell’ostentare tutto quello che ha e avere il controllo sugli altri accresce il suo senso di onnipotenza.
Ma il passato di quest’uomo torna a presentarsi proprio il giorno che lui detesta: la vigilia di Natale. Jack si troverà a dover fare i conti con i suoi fantasmi: non è il suo amato whisky a parlargli come lui inizialmente crede, ma le persone a cui ha fatto del male che lo costringeranno ad un faccia a faccia con la sua coscienza, a ribaltare l’immagine che si era diligentemente costruito di uomo avaro ed egoista che non si piega di fronte a niente e nessuno, e ad assumersi le responsabilità da cui stava fuggendo.
Tom Breakwater segue le orme del famoso “A Christmas Carol” scritto a metà dell’ 800 da Charls Dickens muovendo, come fece il famoso scrittore britannico, una efferata quanto intrinseca critica alla società attuale impersonificando tutti i suoi più rivoltanti aspetti nella figura del protagonista Jack: l’arrivismo, la sete di fama e potere a qualsiasi costo, ma anche il senso di solitudine dovuto a relazioni superficiali che porta a colmare i vuoti dell’anima con l’alcol e la droga.
La storia presentata offre molti punti su cui riflettere: cosa realmente è importante nella vita, qual’è l’immagine che uno vuole dare di sé, e quanto i conti del passato rimasti aperti incombano sul nostro presente.
“Canto di Natale 2020” è stato pubblicato nel 2013 dalla casa editrice Fuorionda, è un romanzo scorrevole, coinvolgente e affatto scontato nonostante sia la variazione di un romanzo molto noto, consigliato ad un pubblico giovane.
L’autore , Tom Breakwater, è uno scrittore australiano la cui figura è contornata da un alone di mistero: non conosciamo il suo volto o dove vive, non sappiamo l’età e questo è solo uno dei cinque pseudonimi che usa, ma ciò che è certo è che è una buona penna che sa arrivare usando un linguaggio attuale, chiaro e concreto.
Chi di noi non ha mai sentito parlare del celebre romanzo "Canto di natale"? Almeno una volta, se non direttamente attraverso la lettura, soprattutto durante il periodo natalizio,siamo stati esposti a Film, cartoni o cortometraggi in cui abbiamo conosciuto il cupo personaggio di Ebenezer Scrooge e la sua seconda possibilità attraverso la visita di tre fantasmi: dei natali passati, presenti e futuri.
Tra le numerose variazioni subite dal Romanzo di Charles Dickens interessante e in chiave moderna, è quella dello scrittore Australiano Tom Breakwater
"Canto di Natale 2020" pubblicata nel 2013 dall’editore Fuorionda nella collana Reverie.
In questa rivisitazione il vecchio e avaro Ebenezer Scrooge è sostituito da Jack o meglio "ilvalidoJack” (tutto attaccato, così Jack era solito chiamarsi), un uomo circondato dal potere, da soldi e da numerose donne. In seguito alla morte del suo caro amico Tom, annegato qualche tempo prima in circostanze "sconosciute", diventa titolare di una agenzia di incoming e sembra davvero non dover desiderare altro dalla vita.
Nonostante contesti diversi e alcuni anni di differenza Ebezene e Jack sono accomunati dagli stessi "fantasmi del passato" e dallo stesso senso di sconforto e solitudine.
Siamo infatti alla vigilia di Natale, precisamente dietro il bancone di un bar, di fianco a scaffali di un negozio di giocattoli, e a fare compagnia al nostro Jack sono solo il ricordo della sua amata, ormai perduta Emily, qualche bicchiere di troppo e il "fantasma" del suo caro amico Tom.
E’ qui, che l’apparente perfezione della vita del protagonista crolla, lasciando spazio all’amarezza e alla necessità di fare conti con un passato che di passato ha ben poco. Dopo una dura lotta, attraverso azioni benefiche e non solo , assistiamo alla catarsi di questo enigmatico protagonista con un finale a "sorpresa" e per niente scontato.
In 122 Pagine l’autore, più che una storia, ci narra il percorso di un’anima buia in rinascita, attraverso gli ostacoli alla consapevolezza di se stesso. Un libro per ragazzi ma d’insegnamento anche per gli adulti, con un ritmo veloce che si legge tutto d’un fiato. Un romanzo che ci invita a soffermarci su noi stessi, su i nostri errori del passato e ci insegna a non nasconderli ma affrontarli, combatterli, perché non c’è nulla di più forte dell’ammettere le proprie fragilità e le proprie paure, di quanto ce ne sia nello scappare.
Ventiquattro ore prima del giorno di natale, un uomo ricco, avaro, a cui non importa niente di nessuno; Ebenezer Scrooge penseranno molti di voi, invece no, si tratta del "valido Jack".
"Canto di Natale 2020" è una rivisitazione di Tom Breackwater del classico di Chaeles Dickens.
Il " valido Jack", al contrario del vecchio Scrooge, è un uomo bello, affascinante, elegante, ma come lui era sfacciatamente ricco, arrogante e solo.
Jack è a capo di un’azienda in continua crescita ma ha un passato che lo tormenta.
Il fondatore dell’azienda, suo capo e forse suo unico amico, si chiamava Tom. I due amavano divertirsi, bere, fare uso di sostanze non propriamente legali; durante uno dei loro viaggi di piacere qualcosa però è andato storto, Tom è annegato davanti agli occhi di Jack.
Dopo la morte del suo amico, Jack non ha abbandonato questo sregolato stile di vita e Tom a sua volta non ha abbandonato Jack, che continua a sentire la sua voce in ogni momento della giornata.
Tom Breakwater descrive in questa rivisitazione il cambiamento del protagonista, dovuto alla "presenza" assidua dell’ amico nei suoi pensieri, che lo invitava a riflettere e a essere onesto con se stesso.
Ma è davvero lo spirito di Tom a parlare a Jack? O sono gli effetti dell’alcool e delle droghe da lui assunte? Questo non lo sapremo mai, forse è lo stesso Jack a desiderare un cambiamento, a voler essere diverso, ma non potendo essere onesto con se stesso fino in fondo, delega questo compito a Tom.
Alla fine del libro Tom però si mostra a Jack e lo mette davanti a un fatto che ha cercato di dimenticare, facendogli rivivere la notte della sua morte.
Tom Breakwater in queste 122 pagine rende attuale un personaggio classico della letteratura, e la storia di Jack risulta ai giorni d’oggi molto verosimile, forse troppo verosimile, la solitudine, i sensi di colpa, cercare di affogare i dispiaceri nell’ alcool sono situazioni in cui tutti almeno una volta si sono trovati; sta solo a noi decidere come uscirne; il "valido Jack", ha scelto di liberarsi del suo peso in un modo del tutto inaspettato.
La storia è sempre quella: la vigilia di Natale, questa volta ambientata in una società globalizzata postmodernista.
Il protagonista, Jack, considera il Natale un giorno come un altro, un giorno per dedicarsi a se stesso ma anche un periodo “che gli dava sui nervi”, che lo rende irritabile.
Proprio in questo giorno, tuttavia, il suo passato oscuro torna a fargli visita per metterlo di fronte alla realtà, quella realtà che sembra fargli condurre un esistenza perfetta, che gli fa credere di essere un “ vincente che ha fatto della sua vita un’impresa di successo”.
Prima Emily, la donna che adorava Jack, innamorata di lui e successivamente perduta, poi Tom unico suo vero amico, morto annegato, “andato giù come una pietra molto pesante gettata in acqua”; infine Stan, apparente barista che racconta storie. Tutti fantasmi che Jack, inizialmente, pensa come allucinazioni: “non aveva sentito nulla, non poteva aver sentito nulla!” rivisti, poi, come occasioni per arrivare a capire che il dopo è da scrivere, ovvero un’altra possibilità c’è sempre.
Queste “allucinazioni” lo hanno reso“sveglio, molto sveglio e stranamente lucido”. Lo hanno portato a sentirsi quasi felice mentre cammina all’interno del caos natalizio, portandolo a fare cenni col capo, sorrisi, alzate di mano. Decide di tornare “naturale” e incomincia col fare regali (in anonimato) a 3 bambini, col riaprire un ristorante chiamato “If” nel quale aveva licenziato tutti ed aiuta un ragazzo nella scelta di un anello da regalare alla rispettiva fidanzata.
Quello che spinge Jack a chiamare prima Chloe, sua segretaria e unica ad aver percepito il disagio nel suo comportamento, e poi il commissariato è l’ultima visione di Tom. Lo riporta indietro nel tempo, al momento della sua morte, quando Jack stesso non fece nulla per salvarlo.
Confessò con lucidità, finalmente, le spiacevoli vicenda accadute.
Libro riflessivo, con finale a sorpresa.
Soldi, bellezza, fama, rispettabilità, tutte cose e attributi che possono rendere una persona completa, apparentemente provvista di tutto ma che, al tempo stesso, possono celare vuoti profondi, insoddisfazioni, paure e voglia di provare a riscattarsi.
“Canto di natale 2020” romanzo di 122 pagine della casa editrice “fuori onda” è una rivisitazione in chiave moderna del romanzo di Charles Dickens. Il misterioso autore australiano Tom Breakwater, trasporta nei panni di Jack, il vecchio Ebenezer Scrooge, catapultato nel mondo di oggi. Le caratteristiche di base restano simili: Jack è un uomo d’affari, attaccato avidamente al Dio denaro e al successo. Guardato nella superficie , il nostro Jack appare un uomo ricco, di successo e realizzato.
Durante la vigilia di natale, Jack si toglie la maschera e inizia a guardare il vero, umano e fragile Jack.
Il racconto si concentra su questo viaggio introspettivo: una battaglia tra Jack e i suoi fantasmi. Prima con Tom, grande amico e socio d’affari, riattraversando la sua tragica morte. Poi Emily, l’unica donna realmente amata, ormai perduta. L’unico pensiero che lo salva da questo precipizio di dolore è quello rappresentato dallo spirito del futuro: la speranza di costruire una vera e autentica famiglia.
Charles Dickens con “A Christmas Carol” critica la società del 1843, oggi l’autore tenta la stessa strada: Il racconto è una denuncia ai falsi valori che il mondo di oggi ci offre. Valori fasulli che portano Jack a reprimere il dolore nell’alcool, a soffrire in silenzio, a fingere di essere quello che la società impone. L’autore alla fine propone una strada, che appare come una luce nel buio, una speranza che attenua la sofferenza e che coincide con il vero significato di felicità del protagonista.
Questo racconto lo consiglio a tutti, ma soprattutto ai giovani d’oggi, che si trovano catapultati anche loro in questa società macchiata, per dare loro strade alternative e spingerli ad una riflessione critica del mondo in cui abitano.
RECENSIONE 2
"Canto di Natale 2020" ,rivisitazione del romanzo "Canto di Natale" di Charles Dickens, è un libro scritto da Tom Breakwater,misterioso autore australiano, e pubblicato nel Novembre 2013 dalla casa editrice "Reverie".
Jack è il classico personaggio con scarsa propensione al lavoro ma dedito al denaro e alla bella vita. Erede dell’impero online del suo amico Tom,Jack non ha nulla che possa mancare ad un uomo. E’ infatti dotato di grande fascino e di grande presa, non solo verso le donne,ma verso persone di ogni età. Per Jack "apparire" ed "essere" sembrano coincidere ed infatti si preoccupa di mostrarsi al suo prezioso pubblico come un uomo tutto d’un pezzo: gentile,sorridente,determinato ma anche autoritario e inflessibile al lavoro.
Questo personaggio cucito ad hoc, nasconde al contrario feroci insicurezze, infatti dalle ventiquattr’ore che precedono la Vigilia di Natale i fantasmi del passato torneranno a tormentare "ilvalidoJack" e la sua vita cambierà irrimediabilmente dopo una serie di colpi di scena che porteranno ad un tragico ed inaspettato finale.
Il libro mostra come la percezione di sé stessi possa cambiare in relazione al tempo ma soprattutto a particolari eventi della vita,e suggerisce anche il fatto che non è mai troppo tardi per rivoluzionare sè stessi e per migliorarsi. Jack infatti , riflettendo sui suoi sbagli e su sè stesso,inizia a percepire con una gioia mai sentita prima la magia del Natale e quella di essere finalmente la persona che è senza limiti, e a fare così ,gesti mai fatti prima ,sentendosi grato per quello che la vita gli ha donato.
Come tutte le cose materiali,persino il denaro perde di valore quando non c’è nessuno accanto con cui poter condividere gioie ,dolori ,conquiste e delusioni della vita. Tutto diventa vuoto e privo di fascino quando non abbiamo più le persone che amiamo e che ci amano accanto,come nel caso de "ilvalidoJack" che alla fine però,si rende conto dei suoi errori e sceglie di essere e mostrarsi nel bene e nel male per quello che è.
Un libro consigliato ad adolescenti ma anche ad un pubblico adulto,che riesce a tenerti con il fiato sospeso,sorprendendoti pagina dopo pagina.
"Canto di Natale 2020" ,rivisitazione del romanzo "Canto di Natale" di Charles Dickens, è un libro scritto da Tom Breakwater,misterioso autore australiano, e pubblicato nel Novembre 2013 dalla casa editrice "Reverie".
Jack è il classico personaggio con scarsa propensione al lavoro ma dedito al denaro e alla bella vita. Erede dell’impero online del suo amico Tom,Jack non ha nulla che possa mancare ad un uomo. E’ infatti dotato di grande fascino e di grande presa, non solo verso le donne,ma verso persone di ogni età. Per Jack "apparire" ed "essere" sembrano coincidere ed infatti si preoccupa di mostrarsi al suo prezioso pubblico come un uomo tutto d’un pezzo: gentile,sorridente,determinato ma anche autoritario e inflessibile al lavoro.
Questo personaggio cucito ad hoc, nasconde al contrario feroci insicurezze, infatti dalle ventiquattr’ore che precedono la Vigilia di Natale i fantasmi del passato torneranno a tormentare "ilvalidoJack" e la sua vita cambierà irrimediabilmente dopo una serie di colpi di scena che porteranno ad un tragico ed inaspettato finale.
Il libro mostra come la percezione di sé stessi possa cambiare in relazione al tempo ma soprattutto a particolari eventi della vita,e suggerisce anche il fatto che non è mai troppo tardi per rivoluzionare sè stessi e per migliorarsi. Jack infatti , riflettendo sui suoi sbagli e su sè stesso,inizia a percepire con una gioia mai sentita prima la magia del Natale e quella di essere finalmente la persona che è senza limiti, e a fare così ,gesti mai fatti prima ,sentendosi grato per quello che la vita gli ha donato.
Come tutte le cose materiali,persino il denaro perde di valore quando non c’è nessuno accanto con cui poter condividere gioie ,dolori ,conquiste e delusioni della vita. Tutto diventa vuoto e privo di fascino quando non abbiamo più le persone che amiamo e che ci amano accanto,come nel caso de "ilvalidoJack" che alla fine però,si rende conto dei suoi errori e sceglie di essere e mostrarsi nel bene e nel male per quello che è.
Un libro consigliato ad adolescenti ma anche ad un pubblico adulto,che riesce a tenerti con il fiato sospeso,sorprendendoti pagina dopo pagina.
"Canto di Natale 2020"è la rivisitazione del "A Christmas Carol" di C.Dickens ambientato nel XIX secolo e che qui viene portato duecento anni in avanti.
L’autore Tom Breakwater, conosce bene la storia di Ebenezer Scrooge,che ispira in questo libro quella di Jack,anzi"l’impavidoJack",come lui stesso si definisce.
Jack ha tutto ciò che un uomo possa desiderare:ricchezza,potere,belle donne e fiumi di alcol;è cinico,furbo,intelligente,brillante,possiede le parole giuste al momento giusto e lascia sempre dietro di sé un velo di seduzione.
Tutto sembra essere perfetto,ma alla vigilia del Natale,qualcosa accade...
Due fantasmi del passato spuntano a tormentarlo costringendolo a fare i conti :con il suo vissuto,con il suo presente e con il suo futuro.
L’arrivismo,il potere,la sete di fama,le relazioni superficiali,la solitudine,i sensi di colpa,l’alcol,il vuoto dell’anima,si smaschereranno di fronte a quella idilliaca vita che "ilvalidoJack" si è costruito?
Questa non è una storia qualunque,questo non è un racconto già sentito,questa è la storia che mette il lettore di fronte a problematiche odierne: pone questioni sia personali che sociali,di cui tutti prima o poi si interrogheranno.
Non c’è quindi un’età precisa in cui leggere questo libro:prima o poi tutti dovrebbero leggerlo.
Sono 122 pagine che si leggono in un lampo,in cui si è lasciati in sospeso tra una pagine e l’altra.
Arrivare all’ultima pagina,rimettere insieme i pezzi e ricomporre il puzzle sarà l’unico obbiettivo.
Il motivo per cui Jack si definisca impavido e se lo sia veramente,starà al lettore scoprirlo.
Debora Cardinali
Ottima recensione!!