Capacità nascoste. La prima antologia diversamente thriller

Pubblicato da No Reply nel 2012, Capacità nascoste non è un libro come gli altri. Strutturalmente è una raccolta di racconti stile thriller, ma al suo interno possiede molto di più che un semplice intrattenimento per i lettori. Non appartiene ad alcun genere letterario, giacché è la prima opera di un nuovo ed esclusivo genere letterario: il diversamente thriller.

Diversamente in ogni senso. Sia gli autori sia i protagonisti dei ventiquattro racconti sono persone diversamente abili. Sono passate in rassegna diverse tipologie di handicap e il genere, quasi sempre drammatico, contiene una percentuale considerevole di autobiografia. Ci sono la signora ridotta a spostarsi su delle rotelle che si vendica dei responsabili della sua condizione, il non vedente che si perde nel fitto di una foresta e dovrà fare affidamento sulle proprie capacità di orientamento, un ragazzo paralitico che riesce ad avere la meglio su alcuni rapinatori, una donna anziana, colpita dall’Alzheimer, la quale in alcuni rarissimi momenti di lucidità fa uscire allo scoperto una ladra, un ragazzo non udente che si vendica di una banda di delinquenti…e via dicendo.

I racconti, struggenti ma reali, si soffermano ognuno su di una capacità, una capacità nascosta appunto, la quale però, in base alle varie situazioni che la vita propone, è tirata fuori e utilizzata astutamente. Le capacità descritte in questa antologia vanno evidenziate, rispettate e invidiate. Papa Giovanni Paolo II, nell’enciclica “Laborem exercens”, ha affermato che la dignità delle persone con disabilità si realizza tramite il riconoscimento dei loro diritti in ogni campo, scolastico, lavorativo e sociale come soggetti attivi e non passivi. Papa Benedetto XVI di recente ha ricordato durante l’Angelus che ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici anche gravi, è sempre un valore inestimabile. Leggere questo libro vuol dire aprire uno spiraglio su un mondo diverso, ma pieno di sorprese, che ci circonda e in alcuni casi ci appartiene. E’ il caso di ricordare che non si finisce mai di imparare dagli altri.

La diversità, e chi ha un handicap è diverso, è uno dei valori fondamentali del nostro secolo e fa parte della storia di ciascun individuo. Poiché però è molto più semplice avere a che fare con ciò che già conosciamo, la diversità appare come un pericolo, una minaccia, una barriera. Non è così.