

Capro espiatorio
- Autore: Robert Finnegan
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2024
Avete mai provato il piacere di leggere un giallo Mondadori in treno in un giorno piovoso? Se non vi è mai successo, provvedete subito. Non c’è godimento maggiore. Alla stazione Porta Nuova presi il libro Capro espiatorio di Robert Finnegan (Mondadori, 2024), attirata dal titolo e dalla scarna descrizione della quarta di copertina.
È la storia di un brutale omicidio attribuito a una persona povera, Ralph Flavin, che si trovava nel posto sbagliato e che uno sceriffo troppo sciocco e zelante e un procuratore ambizioso e corrotto non si fanno scrupolo di sbattere in carcere. Nei paraggi si aggira Dan Banion, giornalista con un fiuto incredibile per le inchieste, che con l’aiuto di un contadino, Tom, intuisce l’innocenza di Ralph. È stata ammazzata la cameriera di una signora importante, ma la donna che offre da mangiare al senzatetto non è la padrona di casa e Dan la riconosce come la proprietaria di un locale equivoco. La vera padrona di casa è ben diversa, ha inoltre un figlio troppo sentimentale e una figlia carina e impicciona di cui Dan, se non fosse sposato, si potrebbe innamorare.
Dan, che deve subire le vessazioni del caporedattore e la gelosia della moglie Ethel, decide di andare a fondo alla questione anche perché la stampa maccartista (siamo negli anni Cinquanta) ha attribuito l’omicidio alle spie russe, alimentando un clima di sospetto che favorisce la criminalità locale. Inoltre sceriffo, sindaco e procuratore non sono certamente i pilastri della comunità che ci si aspetterebbe.
Il mistero si infittisce, ma Dan conta sull’aiuto della moglie, di Gail, la figlia della signora Hamilton, di Tom e di Shirley, una prostituta che vuole uscire dal giro. Tanti sono i nemici e anche i personaggi ai margini, come ad esempio un giardiniere taciturno e un originale collezionista di uova di uccello, involontario testimone del delitto. Il finale è a sorpresa e, come se non bastasse, il nostro investigatore dovrà risolvere anche il problema della gelosia della moglie.
Il romanzo scorre bene, i personaggi sono credibili; mi ha incuriosito l’autore che sotto lo pseudonimo di Mike Quin scrisse in un momento storico difficile articoli per riviste decisamente comuniste rischiando la prigione in un’America ossessionata dalla Guerra Fredda e che, inoltre, introdusse le sue idee in alcuni romanzi gialli di buon artigianato. In sostanza un buon libro per far passare un pomeriggio in treno che sarebbe stato troppo noioso.
Nel testo Mondadori in appendice troviamo Doppia promessa, gradevole racconto di Cristina Biolcati in cui si parla di un’aspirante giornalista troppo curiosa e ingenua che riesce a risolvere un caso per pura fortuna. Un buon racconto, ma con la pecca di mettere insieme elementi sentimentali che si integrano male in un giallo.
Buona lettura, viaggiatori!

Capro espiatorio (Il Giallo Mondadori)
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Un libro perfetto per...
a chi si annoia in treno
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Capro espiatorio
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