Casa per casa. Strada per strada di Pierpaolo Farina

Sono passati trent’anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer eppure come dice Eugenio Scalfari, nella prefazione del libro biografia di Pierpaolo Farina “Casa per casa. Strada per strada” ( Melampo, 2015),

“il suo esempio e la sua tensione morale restano”

Enrico Berlinguer rimane il punto di riferimento di molti tra cui oltre 300 mila frequentatori, tutti al di sotto dei trent’anni, del sito creato dal giovane Pierpaolo Farina enricoberlinguer.it. Definito da Scalfari

“un comunista fedele ai suoi ideali ma deciso a interrompere la sudditanza del Pci al regime totalitario di Mosca”

e dallo stesso autore

“un signore d’altri tempi che ha speso tutta la sua vita per un ideale”

Berlinguer è rimasto nel cuore e nella mente di molti italiani di sinistra. Leggendo il libro, una raccolta minuziosa di frammenti recuperati dall’autore dagli archivi storici, dai giornali, dalle riviste e da altri libri, hai il ritratto vivo, reale, presente, di un uomo politico la cui eredità è ancora attuale. Il libro biografia di Pierpaolo Farina è diviso in due parti, e come dice in apertura il giovane autore, nella prima è tratteggiato un Berlinguer privato di cui poco si sapeva soprattutto a causa della sua riservatezza e nella seconda parte, invece, il Berlinguer pubblico quello della vita politica, attiva, raccontato attraverso i discorsi fatti e le interviste rilasciate. Il "sardo-muto" come veniva chiamato per il suo carattere chiuso era un uomo molto sobrio che conduceva una vita semplice aveva un ufficio con una scrivania, tre sedie e una foto di Gramsci, girava su una vecchia A112, scriveva minuziosamente e attentamente tutti i suoi discorsi a mano e poi chiedeva la gentilezza alla sua segretaria di ribatterli a macchina, odiava ogni tipo di privilegi, prediligeva sempre i mezzi pubblici e benché deputato

“il suo stipendio era equiparato a quello medio di un operaio: quello che avanzava andava al partito”

Era un uomo estroso e gioioso, al contrario di quello che spesso si è scritto su di lui, amava molto la sua famiglia e cercava di trascorrere tutto il tempo che poteva con i suoi figli ai quali insegnò “ad andare in bicicletta, a nuotare, ad andare in barca a vela” e soprattutto ad amare la storia e la filosofia. Non c’era contraddizione o alcuna incrinatura tra il Berlinguer privato e il Berlinguer pubblico, seguendo le lunghe e interessanti interviste, a Indro Montanelli, a Enzo Biagi, allo stesso Eugenio Scalfari o le testimonianze di Norberto Bobbio, Roberto Benigni, Vittorio Foa, salta fuori tutta l’umanità, la franchezza, la modestia, la discrezione, la serietà la coerenza di Enrico Berlinguer che riuscì

“a fare di un ideale un modo d’essere. Essere comunista? Una scelta di vita. Il partito? Uno strumento di trasformazione della società. Il potere? Un mezzo per arrivare a questa trasformazione”

“Casa per casa. Strada per strada” non è solo una semplice biografia su Enrico Berlinguer ma un appassionante e illuminante cammino che dev’essere seguito per riavviare quel processo interrotto dalla morte il 7 giugno 1984 di una politica alta.