Chi di spada ferisce
- Autore: Giorgio Serafini Prosperi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Adriano Panatta, proprio quello del celebre campione, è il nome del commissario di polizia romano, appena destituito dal suo incarico e relegato nel cimitero degli elefanti, il Viminale, Ministero degli interni, dove in un ufficio con una ostile segretaria, Daniela, aspetta che il tempo passi, cercando di vincere una bulimia che ha cercato di combattere con tutte le sue forze. Mentre tenta con la palestra di eliminare peso, ascolta alla radio una notizia che lo sgomenta: Lorenzo Landolina, suo amico d’infanzia, ora sacerdote, è stato arrestato per un gravissimo caso di pedofilia. Ora è in isolamento a Rebibbia, dove rifiuta colloqui e difensori, malgrado l’insistenza di Panatta, che ne sa la fragilità emotiva dopo che, anni prima, un incidente quasi mortale ne aveva svelato l’omosessualità, mai accettata dalla aristocratica famiglia siciliana.
Adesso però Adriano, che dubita della veridicità delle gravissime accuse rivolte al suo amico, mette in atto tutte le possibili strategie per cercare una verità che si rivela molto difficile da scoprire e piena di ostacoli: con l’aiuto di informatori riesce ad entrare in un giro pericolosissimo, che rivela affari molto loschi che avvengono in un palazzo vicinissimo al Vaticano. Un traffico misterioso dal Burkina Faso di migranti minori che spariscono, una presenza della malavita romana molto sospetta, un adolescente vittima della presunta violenza ad opera di Lorenzo che scompare, due morti in seguito ad incontri con Panatta, un quadro sempre più fosco nel quale lo stesso commissario, malgrado l’aiuto del collega Stoppa e della coraggiosa giornalista Valentina Ferrero, che in Sicilia ha scoperto un centro di accoglienza particolarmente sospetto, rischia di venire travolto a sua volta.
La trama di “Chi di spada ferisce” di Giorgio Serafini Prosperi è molto serrata e coinvolgente, Roma ancora una volta fa da palcoscenico ad una storia di grande attualità: ecco il fantasma di Emanuela Orlandi, la cui scomparsa non è mai stata chiarita e rimanda alle gole profonde che si nascondono in Vaticano, ecco il dramma della pedofilia che, malgrado la buona volontà di Papa Francesco, resta ancora una piaga per l’intera chiesa cattolica, ecco gli intrecci economici tra malavita e grandi affari, loschi, oscuri, che coinvolgono politici e alte sfere ecclesiastiche.
Non fa sconti a nessuno, Giorgio Serafini Prosperi, al suo secondo romanzo, coinvolgente e molto ben scritto. Citazioni colte, Sciascia, Pirandello, Verga, Pasolini, James Hillman, Elizabeth Strout, Paul Auster, Bob Dylan, si alternano a giocatori di calcio, tifoserie opposte, inserti di gergo romanesco, in un insieme di linguaggio quotidiano di grande resa realistica.
Libro piacevolissimo, intelligente, pieno di spunti di riflessione su una società romana ancora troppo coinvolta in contaminazioni che non sembra siano definitivamente debellate, malgrado la buona volontà di molti. Giornalisti onesti e militanti, scrittori intenzionati a scoprire la pentola degli scandali nascosti, poliziotti corretti, ci sono, sembra suggerire lo scrittore, ma ancora non è sufficiente. Roma ancora una volta resta protagonista assoluta della storia, amata e respinta, ma sempre celebrata:
“A volte Roma ti appesantisce e ti strangola, ti fa sentire impotente e rende tutto immobile, come il traffico. Ti fotte con la dolce vita, la grande bellezza, il clima mite e il cielo blu. Nasconde tutto sotto un languore, una sonnolenza che fa sembrare ogni cosa meno grave, ne rinvia l’urgenza. È tutto un chettefrega, a Roma, tutto un tiraacampa’ sotto il quale si può coprire ogni infamia, ogni misfatto… È per questo che a Roma è così facile nascondere un crimine”.
Riflettete, romani, sembra suggerire Giorgio Serafini Prosperi. E se lo strumento è un bel libro, è il benvenuto!
Chi di spada ferisce
Amazon.it: 8,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi di spada ferisce
Lascia il tuo commento