Clandestino
- Autore: Furio Colombo
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2018
Dalla rubrica delle lettere a cura di Furio Colombo pubblicate dal 3 febbraio 2016 al 30 settembre 2017 nel Fatto Quotidiano è nato un libro testimonianza che dovrebbe essere letto da tutti. Clandestino (La Nave di Teseo, 2018) risponde pacatamente e soprattutto umanamente alle tante domande sull’argomento migranti in Italia.
Colombo con cura e assoluta bravura smonta pezzo dopo pezzo tutto quello che viene spesso raccontato sul traffico in mare. Da dove arrivano, e cosa cercano, i migranti che tentano la via del Mediterraneo? Cosa sono, e come si diffondono, le fake news sui flussi migratori? Quali sono i limiti e le responsabilità delle politiche italiane ed europee sull’accoglienza? Che cosa possiamo davvero fare? A queste domande dei lettori Furio Colombo risponde con rigore e precisione.
Allora scopriamo che la civile Svezia ha deciso di espellere ottantamila profughi con voli charter che non troverà mai e che la vicina Danimarca invece ha deciso di sequestrare “i beni” dei disperati come rimborso del niente che è stato fatto per loro.
E l’Italia, paese di migranti, decide in questi giorni di bloccare i porti mentre il Ministro dell’Interno francese denuncia che tutti i migranti che giungono dalla Libia sono terroristi, terrorizzando di fatto i cittadini francesi. Resta – dice bene Colombo- “l’enormità del delitto contro i profughi e i bambini che muoiono ogni notte.”
Furio Colombo in Clandestino racconta uno dei temi più caldi del nostro tempo, ne evidenzia le incongruenze e i paradossi, come quello della chiusura e/o totale mancanza di corridoi umanitari, una risposta legale e sicura al dramma dei rifugiati.
L’applicazione della Convenzione di Dublino, ratificata nel 2003 (in Italia Governo Berlusconi-Bossi-Fini), secondo cui il primo Stato membro in cui vengono memorizzate le impronte digitali o viene registrata una richiesta di asilo è responsabile della richiesta d’asilo di un rifugiato è un enorme problema per i Paesi di confine, soprattutto quelli che affacciano sul Mediterraneo.
L’enorme business, vergognoso non esiste altra parola, sui migranti è legato poi alla ripicca patriottica della Germania e dell’Austria alla proposta italiana di emettere bond europei per sostenere le operazioni migranti. Abbiamo infinite ragioni quindi sottolinea Furio Colombo “di denunciare di essere lasciati soli …”, ma resta il fatto che niente è stato fatto in Italia di ciò che avrebbe potuto essere fatto con i soldi dell’Europa. Colombo con queste sue lettere intense, forti, chiare, suggerisce una lettura diversa, non offuscata dalle paure dell’altro, sul caso migranti. Una lettura che sfida il politically correct con le idee, la ragione, ma soprattutto con il profondo senso di appartenere tutti al genere umano.
È troppo grande la crudeltà di negare questa appartenenza.
Clandestino. La caccia è aperta
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