Come sono strani gli uomini
- Autore: José Ovejero
- Genere: Raccolte di racconti
- Casa editrice: Voland
“Come sono strani gli uomini” di José Ovejero è una raccolta di racconti spassosi e originali, che mettono al bando ogni banalità per descrivere la natura umana con precisione e dovizia di particolari, senza per questo annoiare il lettore, che anzi si ritrova suo malgrado a rispecchiarsi nell’assurdità di situazioni e comportamenti che in fondo gli appartengono.
José riesce ad assemblare situazioni imprevedibili, personaggi non scontati eppure realistici, che interagendo nelle situazioni più impensabili si comportano proprio come faremmo noi.
Nessuno sconto è fatto alla realtà in favore della finzione letteraria, anzi emerge lampante l’intento dell’autore di essere quanto più aderente alla vita vera, ai comportamenti reali della gente, soprattutto quelli più strani, i più assurdi, quelli che in fondo ci fanno sempre vergognare un po’. Sono proprio questi, infatti, a dirci di più sulla reale natura degli uomini e delle donne, che in quest’opera appaiono molto più simili tra loro di come vengono dipinti di solito.
Del resto la distinzione sessuale ricopre un ruolo estremamente marginale in “Come sono gli uomini”.
Le differenze tra i sessi, sembra dirci l’autore, si confondono e quasi di annullano dinanzi alla comune appartenenza al genere umano: è questo a definirci per ciò che siamo, indipendentemente da caratteri secondari come sesso, razza, colore della pelle e persino cultura.
Emerge dunque un’idea di umanità che accomuna ciascuno di noi e che ci rende simili pur nelle migliaia di piccole differenze, che ci fa sorridere di noi stessi, invitandoci a prenderci meno sul serio e a guardare l’altro come si guarderebbe a uno specchio, con l’indulgenza che riserveremmo a noi stessi, perché in fondo l’altro siamo noi. Ogni racconto è come un piccolo affresco: intenso, colorato, pieno di sfumature e denso di significato. È incredibile come il lettore passi da uno stato d’animo all’altro senza mai smarrire la sensazione che si parli proprio di lui, che quando si diverte sono i suoi comportamenti a divertirlo, che quando si vergogna si vergogna di se stesso e che spesso, molto spesso, è per stesso che prova compassione.
Filo conduttore dei racconti è il desiderio, la spinta propulsiva che determina le relazioni tra gli uomini e le donne, dettandone le regole. Guidati dal cieco arbitrio dei desideri – legittimi, perversi, contraddittori, ridicoli – gli uomini si manifestano nella loro reale natura, quella stessa che solitamente nascondono dietro le buone maniere e i precetti sociali.
La scrittura di José è fluida, scorrevole e limpida come l’intento meramente descrittivo della sua opera, che non vuole né giudicare né redimere, ma si limita a osservare con sguardo sornione pregi e difetti dell’essere umano.
Come sono strani gli uomini (Supereconomici Voland)
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