Compagnie aeree italiane. L’estinzione della specie
- Autore: Antonio Bordoni
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Questo libro non è stato scritto per elencare in ordine alfabetico le compagnie aeree italiane, che hanno operato dal secondo dopoguerra a oggi, delineandone i tratti essenziali, ma è un’opera che vuole ripercorrere le tappe miliari che hanno caratterizzato l’aviazione commerciale in questo spazio di tempo.
Antonio Bordoni presenta così nella sua opera, Compagnie aeree italiane. L’estinzione della specie (IBN Editore, 2023), i primi tentativi da parte di vettori italiani di rompere il monopolio delle potenti compagnie aeree, la nascita del cosiddetto terzo livello (le società che hanno operato voli tra aeroporti minori e grandi hub), la comparsa sul mercato dei primi vettori ribelli che hanno sfidato il cartello tariffario della “Iata” (International Air Transport Association), la deregulation, la liberalizzazione mercato e la nascita dei vettori low cost.
Ognuno di questi passaggi è stato caratterizzato dalla comparsa sulla scena i nuovi vettori guidati da imprenditori italiani, che, oggi, potrebbero essere definiti audaci e non abbastanza prudenti allo stesso tempo; ma in ogni caso persone che hanno voluto cimentarsi nell’impresa colte dall’euforia del momento.
Fatti analoghi sono accaduti in altre parti del mondo, seppure con diversa intensità, tuttavia, solo in Italia tale fenomeno ha avuto un esito decisamente insolito: siamo l’unico paese in Europa e forse anche il mondo, che al termine di questo processo si è ritrovato privo di una compagnia aerea di bandiera indipendente.
Il libro, tuttavia, non è stato scritto per raccontare le traversie dell’Alitalia, quanto per evidenziare il declino registrato dall’aviazione civile italiana nel suo complesso.
Desta curiosità, infatti, notare come, a seguito del fallimento della compagnia di bandiera, nessun altro vettore si sia fatto avanti per prendere il suo posto, fatto usuale un paese normale.
Nel corso di questi anni molti vettori aerei sono sorti eppure nessuno di questi ha tratto giovamento del progressivo indebolimento dell’Alitalia. Eppure si è trattato di società a gestione privatistica, le quali, in teoria, avrebbero dovuto dimostrare una maggiore dinamicità rispetto alla povera compagnia di bandiera, accusata di essere controllata proprio da quello Stato che con le sue intromissioni l’avrebbe condotta al fallimento.
L’autore ha volutamente indirizzato la sua ricerca su vettore di linea e charter, che hanno un operato con velivoli tradizionali ad ala fissa, a prescindere dal numero di passeggeri trasportati e sono state incluse anche compagnie cargo e corrieri. A supporto dei testi scritti, sono stati inseriti ritagli di giornali che servono ad evidenziare meglio gli eventi e i vettori che si sono succeduti nel corso del periodo trattato, ovvero dal 1947 fino al 2023.
Il lettore avrà così modo di notare come delle cento e oltre società nate nel nostro paese ben poche sono ancora attive nel 2023. E non tutte sono italiane e tutte svolgono un ruolo modesto in termine di passeggeri trasportati.
Un quadro che stride con la situazione dei paesi vicini dove le compagnie di bandiera che hanno accompagnato l’Italia dopoguerra sono oggi tuttora operanti: British Airways (Gran Bretagna), Iberia (Spagna), KLM (Paesi Bassi), Air France (Francia), Lufthansa (Germania), Tap (Portogallo). Persino Swissair (Svizzera) e Sabena (Belgio), che erano fallite, sono risorte sotto nuova denominazione, con la sola eccezione o quasi dell’Alitalia.
Insomma, Compagnie aeree italiane. L’estinzione della specie è un libro che farà capire al lettore:
perché l’aviazione commerciale in Italia sia scesa a livelli non certo degni di un Paese che fa parte del G7.
Un Paese che con le sue politiche economiche è ad alto rischio di mortalità per le compagnie aeree che vi operano.
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