Conservatori contro progressisti: la sfida continua. Il de bello civili riscritto
- Autore: Antero Reginelli
- Anno di pubblicazione: 2012
Antero Reginelli ci presenta personalmente il Suo libro "CONSERVATORI contro PROGRESSISTI: la sfida continua. Il De bello civili riscritto". Un originale esperimento di remake letterario del classico della letteratura latina.
È, ormai, diventato indispensabile riciclare: molti autori, di recente, si sono avventurati a reinterpretare capolavori del passato, soprattutto all’estero, alcuni con successo. In Italia cominciano a muoversi. I libri, in particolare i classici, sono terreno fertile, sorgenti dove attingere idee a piene mani e poi intuizioni, emozioni. Contengono energia da mettere in circolazione per produrre altra energia. Si tratta di riciclare, riadattare, ricreare, rigenerare, non scopiazzare, non fare copia e incolla, ma usare la macchina del tempo per trasportare il testo in epoca moderna. Il tema è molto interessante tanto che in un recente Convegno è stato affermato che:
“La letteratura è energia pulita, dunque anche rinnovabile, purché si dichiari la fonte”.
Sono state, definitivamente, legittimate le riscritture: i remake letterari hanno vita propria, al pari di quelli cinematografici e delle cover musicali.
Nell’universo letterario del “riciclabile” e del “reinterpretabile”, sto calpestando un territorio inviolato: i classici della letteratura latina, indigeribili al grande pubblico. Ho modernizzato un paio di mostri sacri (prima il “de bello gallico” - il libro delle conquiste - adesso ho messo le mani sul “civili” - il libro della clemenza, spesso mal ripagata).
Inutile parlare di quest’ultimo monumento, il De bello civili è un capolavoro che tutti dovrebbero leggere e rileggere e meditare sulla sua inquietante attualità; un documento di grande valore, la testimonianza diretta del protagonista principale di una fase storica caotica, di una guerra drammatica per l’antica Roma, riporta notizie di prima mano, anche se di parte, non racconti per sentito dire.
Per farla breve, come tutti i remake letterari, il lavoro di rifacimento è un atto d’amore verso l’originale, se ne assapora il succo e si trasforma; fedele ma riscritto in forma colloquiale, immediata, con espressioni di uso corrente. Il testo è stato potenziato, rinnovato, reso “leggibile”, arricchito. Nella rivisitazione ho aggiunto, senza alterarne il contenuto, riferimenti al presente, il titolo stesso ne è un esempio, poi il conflitto d’interessi (in modo rozzo previsto anche nell’antica Roma), certi “vizietti” del potere, la politica diventata virtuale e solo immagine (la sua sconfitta, la vittoria della videocrazia), i condizionamenti prodotti dalla televisione che sta educando al peggio, l’essere fascista dentro, nei comportamenti, la spudoratezza e la mancanza di dignità dilagante, la facoltà di indignarci che abbiamo perso, la faziosità degli ex, il ribaltonismo, lo scilipotismo, e altro. In più, le unità di misura (capacità, peso, lunghezza) le ho riportate con il sistema moderno e, finalmente, il “sesterzio” è equiparato all’Euro. Insomma, in questo lavoro c’è un originale rispettato e, nello stesso tempo, un nuovo contenuto, molto sostanzioso.
In conclusione, dopo averlo letto si scoprirà che riciclare un’opera letteraria non è sempre sintomo di mancanza di fantasia, anzi, ce ne vuole molta di più per copiare con creatività che per scrivere.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Conservatori contro progressisti: la sfida continua. Il de bello civili riscritto
Lascia il tuo commento