1980 Cronaca di un tradimento di Francesca Dimitrio

"You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one"

1980. Cronaca di un tradimento di Francesca Dimitrio (Abel Books, 2012) racconta un periodo di storia piuttosto vicino a noi, ma che, purtroppo, raramente viene approfondito a scuola (forse perché troppo "scomodo"): gli anni ’70, segnati dal terrorismo.

Attraverso la voce della protagonista, Anna, l’autrice ci fa rivivere le vicende storiche, ma anche personali, dei vari personaggi. Si tratta di giovani appartenenti ad una generazione che in quegli anni ha lottato per cambiare le cose, contro le ingiustizie e i soprusi: giovani pieni di ideali e di passione, che sognavano assieme un mondo più giusto, in cui tutti potessero avere gli stessi diritti. A molti, sognare questa meravigliosa utopia e cercare di realizzarla è costato caro: sono stati travolti dagli eventi che, in molti casi, li hanno portati alla latitanza e al carcere.

Io, che quegli anni non li ho vissuti perché sono nata sul finire del decennio, provo quasi una sorta di invidia per quella generazione che, a differenza della mia, "faceva gruppo", che aveva dei grandi ideali e convogliava le energie per lottare per un mondo più semplice, ma migliore.
Ecco perché per il titolo di questa recensione ho scelto quella frase della canzone "Imagine" di John Lennon.

La storia "politica" di Anna si intreccia con la sua storia sentimentale. Entrambe le storie purtroppo saranno segnate dal tradimento che la condurrà attraverso un percorso di sofferenza, che la farà riflettere e maturare. Nonostante tutto si "salverà": non perderà mai la fede nei suoi ideali e la voglia di cambiare le cose.

Questo libro è molto scorrevole e si legge velocemente.
Mi duole però segnalare che è pieno di errori/refusi: ciò è un vero peccato perché, inevitabilmente, la mancata attenta revisione da parte dell’editore prima della stampa fa perdere al libro parte del suo valore.