Cronache di piccoli miracoli
- Autore: Darcie Chan
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2013
La “cittadina quieta e pittoresca” di Mill River nel Vermont è la protagonista del romanzo d’esordio di un’autrice dalla sensibilità particolare e spiccata, che ha saputo scrivere un libro che subito è diventato un autentico fenomeno editoriale.
Nell’imponente dimora di marmo sopra la collina, Mary McAllister nell’oscurità di febbraio guardava fuori dalla sua camera da letto. Grossi fiocchi di neve s’inseguivano al di là del vetro, mentre Mary era consapevole che quella sarebbe stata l’ultima notte della sua vita. L’anziana vedova McAllister, rugosa e ingobbita che “aveva una toppa su un occhio come un pirata” aveva deciso che se ne sarebbe andata in serena solitudine prima che i dolori procurati dal male incurabile che l’aveva colpita diventassero insopportabili. Mary aveva ingoiato tutte le pillole che gli avrebbero procurato una morte dolce e il suo pensiero, in quegli ultimi istanti di vita, era rivolto al passato. Avrebbe risentito la risata fragorosa del padre, un bravo allevatore di cavalli?
La vedova si domandava se avrebbe rivisto suo marito Patrick (“intelligente, affascinante, sicuro di sé”) morto più di sessant’anni prima ma del quale aveva ancora paura.
In una città il cui nome era dato dal fiume che scorreva lento accanto alle abitazioni, l’esistenza della vedova rappresentava un mistero per gli abitanti di Mill River. Mrs McAllister viveva come una reclusa all’interno della sua abitazione, nessun contatto con i suoi concittadini, l’unico rapporto con il mondo era rappresentato dall’amicizia con Padre Michael. “Fobia sociale: due parole per descrivere un’intera vita di sofferenze”, gli attacchi di panico di Mary erano la causa di un antico terrore che aveva messo radici profonde nel suo animo e che l’avrebbero ossessionata per tutto il resto della sua esistenza. Una ragazza vulnerabile e innocente, una povera creatura indifesa aveva creduto di poter trovare la felicità accanto a Patrick McAllister, giovane rampollo dell’alta società, convinto che il mondo dovesse piegarsi al suo volere.
“Patrick era un falco che aveva appena individuato la sua preda”.
Il matrimonio era stato una delusione per entrambi, Mary dotata di un’intelligenza acuta e indagatrice era stata trattata dal marito come un oggetto. Rimasta sola a vivere nella grande casa di marmo sopra la collina, la vedova McAllister nel suo autoisolamento osservava dalla finestra Mill River.
“Talvolta le piccole città riservano grandi sorprese”.
Da alcuni anni accadevano strane cose, parecchi doni inaspettati “erano come spuntati dal nulla” perché gli abitanti di Mill River non avevano la minima idea del perché fossero oggetto di tanta generosità. “E l’identità del benefattore era sempre rimasta avvolta nel mistero”. I regali anonimi si erano trasformati in leggende urbane, anzi in cronache di piccoli miracoli.
"Cronache di piccoli miracoli" di Darcie Chan (Nord, 2013; titolo originale: The Mill River Recluse), un milione di copie vendute negli Stati Uniti e segnalato dall’Huffington Post come “uno dei migliori libri dell’anno”, è nato come libro autopubblicato on line. Una volta edito, il volume ha subito scalato le classifiche di vendita grazie alla potenza di una storia semplice incentrata su una figura di donna commovente e generosa.
“Nonostante il proprio tormento, faceva parte di Mill River, e la città faceva parte di lei... una presenza certa, immutabile, rassicurante”.
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