Cuore di Spine
- Autore: Giovanna Bellini
"Cuore di Spine" di Giovanna Bellini, dal sottotitolo "Non voleva dare risposta a nessun perché" è un racconto breve pubblicato su Lulu.com. Il personaggio di Giulia, la protagonista, atipico per la Bellini, ci scivola addosso, irritante per la sua immobilità, si riscatterà solo alla fine della storia poiché
“A volte, situazioni inaspettate, luoghi che sembrano banali, rimangono indelebili cardini della memoria. E su quei cardini possono girare porte che si aprono su nuove ed imprevedibili possibilità”.
“Eccola lì Giulia, che non sembrava mai triste. Ma quando sembrava felice? “.
I fatti principali su cui si snoda la vita di Giulia vengono quasi accennati dall’autrice che, lanciando dei flash al lettore, cerca di farne emergere l’umore; l’umore di una vita con dolori profondi, passioni soffocate, paure mai confessate, con delusioni che feriscono come una lama, le cui ferite vengono però nascoste dalla protagonista fino alla fine, fino a quando i segni inevitabilmente non potranno più essere celati.
Così come dal sottotitolo Giulia “Non voleva dare risposta a nessun perché…”, e preferisce un’irritante immobilità. Ma i problemi irrisolti nell’anima fanno crescere le spine sul suo cuore, cuore che non trova il coraggio di farsi trafiggere dalle spine della vita, dalle sue passioni diventando esso stesso ispido e apparentemente arido, cirondato da spine, acuminate.
"Si sentì calma, come una vecchia quercia ferma lì, da secoli. Una quercia con le foglie, tante, che fanno ombra, ma di cui si vede solo quella, l’ombra. Le foglie, no"
Ma finalmente Giulia troverà il coraggio, il coraggio della debolezza.
"Cuore di Spine" narra quindi la storia di una vita comune, che pur nella sua semplicità pone il lettore di fronte alle difficoltà, alle voragini, alle passioni, all’amore che talora caratterizzano la vita di ciascuno di noi.
Lo stile narrativo asciutto e tipicamente femminile, tipico della Bellini, qui viene esasperato, coartato, in un esperimento letterario che alle divagazioni descrittive preferisce l’essenzialità dell’emozione trasmessa al lettore lasciandolo sospeso tra i pensieri e l’agire della protagonista e le proprie speranze, inducendolo, riga dopo riga, ad esortare Giulia a riuscire a sentire finalmente quelle spine fino a liberasene.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cuore di Spine
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