Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
- Autore: Ella Berthoud e Susan Elderkin
- Genere: Psicologia
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2013
L’avevo puntato da tempo, ma era uscita solo la cartolina come segnalibro, e il libro non compariva in libreria, fino a che un’amica cara, che conosce i miei gusti, me lo ha donato…
“Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno” (Sellerio, 2013) è un saggio di due scrittrici/artiste inglesi che ora hanno messo su a Londra un servizio di biblioterapia. Avevano cominciato da studentesse a scambiarsi libri per tirarsi un po’ su di morale, quando questo scendeva e poi, quasi per gioco, hanno cominciato a lavorare sul tema della cura psicologica che i libri possono indurre.
Un precedente italiano, “Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l’anima” di Miro Silvera era uscito per Salani nel 2007. Libro piccolo e molto profondo, pieno di illustrazioni e davvero rilassante. Al contrario il “prontuario” di Ellen Berthold e Susan Elderkin è un volume di oltre 600 pagine, precedute da una bella e intelligente introduzione di Fabio Stassi.
“La malattia, dal generico disagio di stare al mondo fino alla patologia più esotica e definita, è di sicuro uno dei principali temi di narrazione e di dialettica degli esseri umani. La stessa scrittura è a sua volta una forma di ossessione e di nevrosi, e il romanzo il sintomo di un malessere, di una debolezza, di qualche incompatibilità dolorosa di un individuo con la società o con se stesso”
Stassi sintetizza il senso di malattia connaturato con la letteratura e presenta così l’utilità di questo libro, costruito come un vero dizionario, dove ad ogni lettera dell’alfabeto corrispondono una serie di termini, condizioni esistenziali, malattie, disagi, sentimenti, patologie, vizi, ricerca della felicità, a cui si fanno seguire elenchi, più o meno lunghi, di libri che vengono consigliati per curare, attenuare, prevenire quella situazione fisico-psichica.
Faccio solo qualche esempio:
Adulterio: Madame Bovary (Gustave Flaubert), Anna Karenina (Lev Tolstoj), Non vale la pena (John Coates), L’estate senza uomini (Siri Hustvedt)
Come si vede, si tratta di classici, come i primi due, e di libri recenti e meno noti, come gli altri.
Al verde, essere: Il grande Gatsby (Francis Scott Fitzgerald), Money (Martin Amis);
passando alla lettera F troviamo
Follia: Tornare a galla (Margaret Atwood), I consolatori (Muriel Spark), Cancroregina (Tommaso Landolfi)
In questo caso le scelte appaiono meno scontate.
Memoria, perdita della: L’innominabile (Samuel Beckett), Cent’anni di solitudine (Gabriel Garcìa Marquèz), La versione di Barney (Mordecai Richler)
I libri consigliati non sono solo di area anglo-americana, compaiono spesso autori centro-europei (Arto Paasilinna, Thomas Mann, Heinrich Boll, Milan Kundera, Pasternak, Hoffmann, Bulgakov, Bernhard Schlink, Gogol, Kurt Vonnegut, Giménez Bartlett, Radiguet, Zola , Hugo), moltissimi italiani (Primo Levi, Pirandello, Moravia, Calvino, Anna Maria Ortese, Collodi, Carofiglio, Verga, Eco, D’Arrigo, Manzoni, Tiziano Terzani, Leopardi, Baricco, Boccaccio, Guareschi, Casanova, Giuliana Saladino, Andrea Camilleri, Flaiano, Saviano, Sciascia). Naturalmente sono tanti i latino americani (Osvaldo Soriano, Sepulveda, Onetti, Skarmeta, Roberto Bolaño, Jorge Amado, Mario Benedetti) e gli ebrei (Amos Oz, Chaim Potok, Yehoshua, Roth) e indiani, giapponesi, australiani... Insomma tutta la letteratura mondiale, dall’Odissea ai bestseller del nostro tempo, può essere terapia efficace per chi soffra di diversi disturbi, alcuni dei quali legati proprio e anche alla lettura: alla voce “disturbi della lettura, nel caso in cui si esaurisca la propria biblioteca a forza di prestare libri", la cura consiste nell’etichettarli con un “ex libris”; oppure per risolvere l’incapacità di trovare uno dei propri libri, si danno consigli su come costruire la propria biblioteca (vari sistemi di catalogazione, consigli molto pratici sulla collocazione, il registro, l’ordine, ecc.).
Questo libro si apre, si legge, si richiude, si va a ricercare una pagina che ci ha colpito, si mette da parte sapendo che è lì, pronto per la prossima crisi di ansia, di euforia, di bulimia, di solitudine, di rabbia, di impotenza, di disperazione, di disincanto che può coglierci: sappiamo che tutto questo si può attenuare e curare con il libro appropriato, scelto al momento giusto per quella particolare sindrome da due studiose che lavorano da anni su questo tema. Ci si può fidare!
Dalla pagina 619 alla pagina 637 trovate l’elenco di autori e libri citati e concludo questo breve excursus su questo libro prezioso con l’epigrafe di David Herbert Lawrence che le autrici hanno voluto porre come incipt dei loro suggerimenti di terapia:
“I libri sono la cura per ogni malessere – ci mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finché non riusciamo a dominarle"
Rimedi letterari per ogni malanno è il sottotitolo del testo: sembra proprio il bugiardino di una confezione di farmaci, ma è certamente più efficace!
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
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