Curiosissimi fatti di cronaca criminale
- Autore: Hans Tuzzi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2023
Hans Tuzzi non è solo un giallista. È la quintessenza dello scrittore coltissimo, pieno di rimandi di varia natura:citazioni di altri scrittori, un modo desueto e bellissimo di trovare parole non "consumate" dall’uso, una sapienza letteraria e una conoscenza invidiabile dei testi dei presocratici, passando per Platone ma come riferimento l’Iliade e l’Odissea.
Ma ha scientemente voluto entrate nella letteratura di genere, anche per prenderla in po’ in giro, anche se è molto rigoroso come giallista. Soprattutto ora che ha messo in pensione il vicequestore Norberto Melis, dopo tantissimi libri.
Ora scorazza nell’Italia di ieri, per ricordarci quello che siamo stati, quello che siamo ancora: l’ipocrisia della piccola borghesia meneghina, che dopo anni e anni, ha ancora da ridire sulle persone meridionali che arrivano a Milano, per lavoro. Non più la valigia di cartone, ma spesso giovani con dottorati e master che vanno nella capitale della moda e dell’informatica.
Ma i più ipocriti sono proprio i meridionali di terza generazione, che hanno venduto tutto al Sud e si accontentano di vivere ai margini della città, le tante cittadine che fanno da contorno al centro di Milano, dove gli affitti sono schizzati a cifre esorbitanti e spesso i palazzi del centro sono vuoti, perché sono mini-appartamenti riservati a modelle e uffici stampa nelle settimane della Milano Fashion Week.
Tuzzi non racconta questa Milano, che è interscambiabile, potrebbe essere una piccola Shanghai o qualsiasi città che vive nel business, con molti uomini e donne che lavorano nel mercato azionario. Più che l’italiano, il centro di Milano parla inglese con i nuovi mercati asiatici. Lo scrittore non troverebbe stimoli per raccontare i suoi gialli, che sono ancora influenzati dalla milanesità di Piero Chiara e di Dino Buzzati.
Questo suo nuovo libro Curiosissimi fatti di cronaca criminale (Bollati Boringhieri, 2023) è ambientato tra Milano e Como del gennaio 1960. Che poi è l’anno del boom economico, e i meridionali sono trattati con sincerità, in un incomprensibile razzismo che colpisce anche tra i vicequestori e tra i commissari di Polizia.
La vicenda inizia a Blevio, una cittadina vicina Como, dove viene trovato il corpo del Professore Lettieri, in un modo macabro. Praticamente il busto del corpo è stato privato dalla testa che invece si trova sul tavolo dello studio dell’ordinario di Filologia classica e senatore a vita, voluto fermamente dal Presidente della Repubblica dell’epoca, Giovanni Gronchi.
L’anatomopatologo spiega ai poliziotti e ai carabinieri che la testa è stata cauterizzata, e dal corpo umano del senatore il sangue è stato asportato interamente con dei metodi nuovi, che in poco tempo viene rinchiusi in grande ampolle di sangue, di cui non c’è traccia.
La cosa sconvolgente non è tanto il fatto che nessuno degli inquilini ha sentito qualcosa, ma la serratura era chiusa da dentro con annesso servizio di sicurezza non forzato. La notizia ha una grande eco sui giornali, dopotutto si trattava di un senatore a vita e a Roma la tensione è altissima.
Pur nominando subito la massoneria, che non aveva nessun interesse verso un uomo che non aveva scheletri nell’armadio, né conosceva massoni, mentre le sue attenzioni erano concentrate per accaparrarsi le prime edizioni dei classici della letteratura italiana e straniera, essendo un bibliofilo compulsivo che spendeva parte del suo vitalizio in libri, né affiliato a cosche mafiose, che se ne fregavano altamente delle prime edizioni delle poesie di Emily Dickinson, da Roma fanno arrivare a Milano il Dottor Fumi, un uomo della Napoli bene, con una grande accuratezza nel vestire, portandosi un po’ di accento più per snobismo che per amore del dialetto.
Un uomo elegante, stile anni Trenta, quando l’Italia era una monarchia e il nostro Fumi aveva dei quarti di nobiltà che ora teneva celati, perché nella nuova democrazia italiana un omicidio simile portava discredito alle istituzioni stesse.
Dal momento che non c’è uno straccio di prova di nessun tipo, in commissariato si presentano sempre di più persone che quella notte a Blevio hanno visto qualcosa di verde nel cielo, mentre un bambino vede una stella marina di mare che si dibatte in un fiumiciattolo. La tesi "dei marziani" a Blevio non viene scartata, perché fa vendere un sacco di quotidiani e potrebbe portare turisti nell’incantevole cittadina, magari approfittando dei buoni alberghi che sono a Como da generazioni.
Ma mentre si cincischia coi marziani viene ucciso allo stesso modo, il Tenente generale Porcarioli, stesso metodo. A raccontare è la domestica che prepara la colazione per il Dottore e sua moglie alle otto in punto. Non vedendolo arrivare domestica e moglie vanno nello studio. Di fronte alla scena la moglie cade ai piedi della domestica, morta sul colpo. Ormai si parla di emergenza democratica e di nuovo sbuca la massoneria.
Hans Tuzzi scrive in modo divertente e divertito, in un italiano che nemmeno Manzoni nelle lettere. E in esergo lo scrittore si serve di Jean Baudrillard che scrive:
Far apparire l’oggetto è più importante che farlo significare", con un chiaro messaggio verso i marziani che possono sentirci.
Curiosissimi fatti di cronaca criminale
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