Dai corsari ai viceré. Acireale nel cinema dalle origini a oggi
- Autore: Franco La Magna
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Una nutrita pattuglia di uomini e donne (registi, attori, teorici, intellettuali…) fatti, avvenimenti, location cinematografiche della città di Aci e Galatea – mito d’amore impossibile, avversato dalle forze del male – costituiscono l’oggetto della presente ricerca, estesa dalla fine dell’800 (primi anni dell’avventurosa epoca del muto) ai nostri giorni.
Franco La Magna autore di “Dai corsari ai viceré. Acireale nel cinema dalle origini a oggi” (Algra Editore, 2019) definisce così questo suo saggio che ci rivela come Acireale, le sue coste, il suo centro storico, i suoi faraglioni siano diventati dal 1934 ai giorni nostri un set cinematografico prediletto da molti registi italiani e stranieri. Pioneristicamente ben cinque documentari sul terribile terremoto del 1914 testimoniano le immagini di un territorio distrutto. Il giornalista scrittore con meticolosa precisione analizza dedicando dei capitoli importanti alla filmografia girata ad Acireale in un excursus che porta il lettore da documentari unici che riprendono lo storico Carnevale a film noti e meno noti che ripercorrono banali cliché che si basano soprattutto sulla passionalità rusticana e sull’iconografia della mafia.
In tal senso Franco La Magna sottolinea in maniera inequivocabile che:
il cinema è stato, e continua ad essere, in ritardo sull’evoluzione dei tempi, dei fenomeni, delle psicologie e dei comportamenti, fattore frenante che giova a un senso comune conservatore, alle semplificazioni inerti, alle schematizzazioni, a una razionalità claudicante.
La Magna però a tutto tondo ci narra di Acireale anche come luogo di piccole o grandi sale cinematografiche centri di aggregazioni culturali o luoghi di immoralità per i parroci del tempo. E ancora sottolinea come l’amore e la passione per il cinema di alcuni acesi hanno arricchito la città di attori, attrici, registi, produttori importanti che hanno fatto la storia del cinema italiano. Un capitolo è dedicato a Gioacchino Vitale De Stefano, attore, regista, imprenditore sprofondato nelle nebbie della dimenticanza eppure personalità versatile con oltre cinquanta film al suo attivo tra cui “Il corsaro nero” di cui ha curato la regia e girato alcune scene nel territorio della sua Acireale, in particolare nella frazione rivierasca di S. Maria La Scala.
Un altro capitolo l’autore lo dedica a Daniela Rocca esuberante e prosperosa attrice che divenuta nel 1953 appena sedicenne “Miss Catania”, non impiega molto ad essere catturata dal cinema e a diventare famosa, ma a causa dello sfortunato amore con il regista Pietro Germi tenta il suicidio e cede alla depressione. Sino ai giorni nostri con Mario Patanè, David Coco e Miriam Leone vantano una lusinghiera carriera cinematografica.
Franco La Magna è riuscito a mettere in luce il:
rapporto distorto, spesso farsesco e grottesco, che ha regolato le relazioni pericolose tra cinema italiano e Sicilia, tra Acireale e il resto del paese, per quanto negli ultimi decenni l’esaurimento di taluni filoni (...) e una conoscenza meno epidermica dei complessi fenomeni della società siciliana, ha cominciato molto timidamente a soppiantare stereotipi e pregiudizi, fondandosi su valutazioni più consapevoli, critiche e mature.
"Dai corsari ai viceré. Acireale nel cinema dalle origini a oggi” è un saggio testimonianza, una mappa minuziosa, un volume arricchito di iconografie, bibliografie e filmografie che raccoglie in maniera critica tutta la storia del cinema ad Acireale.
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