Danza Movimento Terapia. Cos’è, com’è, per chi è
- Autore: Mariella Zorzet
- Genere: Sport
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2015
La danza è un’espressione artistica corporea ancestrale, accompagna tutta la storia dell’uomo e rappresenta sicuramente la prima forma di comunicazione insieme alla voce. Nel mondo greco poesia e danza sono state anime gemelle, ispirate da Erato, la musa della poesia amorosa, del canto, della mimica e... della geometria.
Il danzatore e la danzatrice disegnano forme nello spazio per esprimere emozioni potenti in modo perfetto, inequivocabile, comprese d’istinto attraverso l’attivazione del cervello destro e del cervello limbico, solo in secondo grado dalla corteccia cerebrale.
Prima delle forme grammaticali dunque, viene ed è venuto il gesto, che ci avvicina al mondo animale. Nietzsche nel suo Così parlò Zarathustra crea il momento magico del profeta che danza insieme agli animali nella caverna.
La danza è anche quella del cosmo, dei moti stellari; a livello macroscopico è la danza subatomica delle particelle, per realizzare ed esprimere la vita, armonia e bellezza.
Su questa linea nasce il libro di Mariella Zorzet Danza Movimento Terapia. Cos’è, com’è, per chi è (Luglioeditore, 2015, pp. 89). L’autrice si è formata alla scuola della grande argentina Maria Fux, ormai oltre novantenne, che ha portato l’energia libera creativa della sua cultura in Europa e nel mondo. A Trieste Maria Fux ha tenuto diversi seminari e Zorzet, nel frequentarli, ha sentito l’attrazione irresistibile per la danza e coreografia del corpo e insieme della mente ideata dalla Maestra. L’autrice riporta una dedica di Maria per lei scritta a mano, conservata con devozione. Il testo è in spagnolo, inizia con "Para Mariela" e termina con le parole "Gracias a la Vida con Amor".
La DMT (Danza Movimento Terapia) è unica perché non basata su forme coreografiche rigide prestabilite, ma è spontanea e generata sul momento. L’attimo presente è il centro dell’esperienza e diventa anche visione del mondo, filosofia "mens sana in corpore sano". Nel gesto suscitato dalla musica non sono implicati soltanto i muscoli ma anche il respiro, dalla cui profondità e frequenza dipende il nostro stato d’animo; non soltanto il corpo ma le emozioni, lasciate libere di venir fuori nel movimento. Nei gruppi di DMT non esiste differenza di età, la nonna può danzare con la nipotina, né esiste selezione in base a idoneità o stato di salute. Scrive Zorzet:
"Il requisito richiesto è possedere un corpo, lasciarlo muovere, permettere che coinvolga tutta la nostra persona. Ognuno con le sue possibilità simili ma non uguali per ogni individuo.
Quale disciplina può far interagire contemporaneamente età, sesso, capacità diverse? Senza confronti; senza forzature; senza giudizio. Io l’avevo trovata!"
La terapia si esplica nella autentica possibilità di rompere la dicotomia corpo-mente, il predominio della parola definita "dittatore".
"Quello che ci è stato dato dobbiamo usarlo tutto. Corpo, emozione, pensiero, creatività integrati armoniosamente."
La DMT può essere praticata sia individualmente che in coppia o in gruppo. Vengono a crearsi comunioni e percezioni straordinarie. L’esperienza spaziale è appropriazione completa di sé in relazione al "vuoto", "con varie modulazioni verso l’alto e verso il basso".
"Ognuno con le sue possibilità sperimenta l’equilibrio, l’ampiezza o l’esiguità dell’ambiente, la vicinanza o la lontananza dei propri arti rispetto al tronco, ecc."
"I rapporti spaziali, alto basso, destra, sinistra, dentro, fuori, ecc... oltre ad essere la base di forme mentali costituiscono una fonte incredibile per le opportunità coreutiche e per le allegorie che la danza può rappresentare."
Il libro è diviso in due parti. Nella prima l’autrice raccoglie le testimonianze delle sue allieve, nella seconda espone questo metodo “non metodo” liberatorio, privo di costrizioni, per terminare con un inno alla gioia della danza, in cui di manifestano "facoltà finite ed infinite".
Molte sono le fotografie di persone di ogni età.
Infine Zorzet spezza una lancia anche a favore della parola. Ma quale parola? Quella originaria, il FIAT di Dio da cui tutto ha inizio:
"Questa è la parola di cui sono innamorata, di cui mi affascina la forza e la potenza! [...] La parola che si realizza, che è autentica, che è immediata come una danza."
Naturalmente, penso di aggiungere, questa parola è poesia, il cui etimo, dal greco, è "poiein", fare, realizzare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Danza Movimento Terapia. Cos’è, com’è, per chi è
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