Danzando sui vetri rotti
- Autore: Ka Hancock
- Genere: Romanzi d’amore
- Casa editrice: Leggereditore
- Anno di pubblicazione: 2012
Forte come un pugno nello stomaco, di un’intensità che oserei definire devastante, “Danzando sui vetri rotti”, una delle ultime uscite targate Leggereditore, è un romanzo imperdibile, che vi lascerà col fiato sospeso per tutta la durata della lettura. Sarete presi dal vortice di emozioni autentiche, contrastanti e a tratti dolorose, magistralmente create dalla penna di Ka Hancock, a mio avviso una delle autrici più promettenti degli ultimi anni.
Anche la storia narrata non è delle più facili: come nella miglior tradizione della casa editrice, infatti, si tratta di una storia d’amore, ma un amore molto particolare, tormentato e per certi versi pericoloso, “scomodo” soprattutto nel contesto della letteratura sentimentale più tradizionale.
Lucia Houston e Michael Chandler si conoscono, si innamorano e decidono di avere una vita insieme, condividendo apparentemente il destino di molte altre coppie di giovani innamorati. Ma Lucia e Chandler non sono una coppia qualunque: lui, infatti, soffre di una grave forma di depressione bipolare che lo porta a frequenti ricoveri in una clinica psichiatrica; lei proviene da una famiglia devastata dalla morte, dove sono stati riscontati numerosi casi di cancro in diverse generazioni. Nonostante le difficoltà, i periodi bui di Chandler e i dubbi di Lucia, la coppia però non si lascia mai e continua con tenacia la sua personalissima ricerca se non della felicità, almeno di una forma di serenità che le permetta di vivere una vita accettabile. Su una cosa, però, sia Lucia che Chandler sono d’accordo: non avranno mai dei bambini, perché sarebbe troppo rischioso e forse persino egoista mettere al mondo un figlio nelle loro condizioni. Ma la vita, si sa, è imprevedibile, e le cose quasi mai vanno come vorremmo che andassero. Accade così che proprio in occasione dell’undicesimo anniversario di matrimonio, durante un controllo ginecologico di routine, Lucia scopre di essere rimasta incinta nonostante le precauzioni adottate…
Che effetto avrebbe un bambino sul fragile, delicato equilibrio che la coppia è faticosamente riuscita a raggiungere negli anni? Come genitori, riuscirebbero a dargli quella felicità che hanno a lungo inseguito per se stessi, riuscendo ad afferrarla solo per brevissimi istanti? Sono queste e molte altre le domande che si pongono Lucia e Chandler dinanzi a un evento che cambia la vita di qualsiasi coppia, ma che per la loro ha un significato tutto particolare, ancor più estremo, quasi un camminare in punta di piedi al confine tra felicità e follia, vita e morte, dolore e un’accettabile, insperata, meravigliosa quotidianità fatta di affetto e di tutte quelle cose semplici che rendono felici e che non sono affatto scontate come a volte saremmo portati a pensare.
Leggendo “Danzando sui vetri rotti”, è davvero impossibile non fermarsi a riflettere sul reale significato della vita e della felicità; impossibile anche non commuoversi, perché un libro così bello è davvero tanto, troppo, che non si trovava nelle librerie italiane.
Danzando sui vetri rotti (Leggereditore Narrativa)
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