Dedicato a te di Antonia Casagrande

La scrittrice esordiente Antonia Casagrande ci presenta la sua raccolta di racconti dal titolo "Dedicato a te", pubblicata nel 2010 dalla casa editrice Montedit.

- Come è nato questo libro?

Amo molto la lettura e mi sono avvicinata alla scrittura per hobby. Il libro "Dedicato a te" contiene una serie di racconti i cui protagonisti sono personaggi umili che si trovano a confrontarsi con le avversità della vita. In "Una giornata speciale" un ragazzo incarcerato per sfruttamento della prostituzione ripercore le tappe della sua esistenza, in particolare il giorno della sua Prima Comunione, e gli ritorna alla mente la figura esile di sua madre, la sua fragilità esteriore che si pone in netto contrasto con il suo carattere determinato e coraggioso. "Sulla via del ritorno" la protagonista, infermiera in un ospedale, lascia il suo paese di origine in cerca di una nuova vita in città. Col tempo si accorge che quanto ha lasciato le manca molto, soprattutto le amicizie sincere e l’amore di Simone. Per riconquistare quanto ha perduto non le resta che prendere una decisione difficcile, ma l’unica che sia in grado di ridarle la felicità.
Mi piace narrare con un linguaggio chiaro e semplice, privo di fronzoli.

- Qual è l’autore che preferisce e quello al quale si sente più vicina come stile?

L’autore che preferisco è Paulo Coelho, di cui ora sto leggendo "Lo Zahir".
Quello col quale mi sento più vicina come stile è Gianfranco Bettin, di cui ho letto tutte le opere.
Lo stilema che adotto è sobrio, agli e asciutto, costruito sulla semplicità e sulla pulizia della scrittura.
Mi piace dare voce anche agli oggetti inanimati, come nel racconto "Silenziosa amica" nel quale una vecchia penna viene abbandonata dalla sua proprietaria, ma poi quasi per incanto ritorna nuova come un tempo, per offrire ancora il suo cuore d’inchiostro a chi ne ha bisogno.

- Da cosa è scaturito il titolo che ha dato al libro?

E’ nato da uno dei trenta racconti, ed è quello a cui sono più affezionata perchè narra la vita di mio nonno che faceva il pescatore e che mi ha trasmesso una serie di valori che ora, in questa società frenetica, si stanno perdendo a vantaggio dell’arrivismo e dell’egoismo.

- Cosa rappresenta la foto di copertina?

La foto di copertina rappresenta una barca abbandonata a se stessa. E’ una foto scattata in un vecchio villaggio di pescatori ed è il simbolo dei sentimenti autentici che stanno andando alla deriva, in balia di un mondo non più a misura d’uomo.
Ogni racconto ha una forte coerenza morale, una purezza spirituale che riconduce al grande ordine divino, supremo ideatore di ogni cosa. Consiglio a tutti la lettura di questo libro, per le semplici ma emozionanti storie che vi sono narrate, tratte da episodi di quotidiana realtà.