Diario per mio figlio di Silvestra Sorbera

In occasione della festa della mamma, pochi giorni fa, mi è capitato di leggere “Diario per mio figlio”, il romanzo di Silvestra Sorbera, quanto mai appropriato per questa ricorrenza, un libro capace di ricordare a tutti i lettori e a tutte le lettrici per ricordare non solo le nostre mamme ma anche, e soprattutto, i sacrifici che hanno fatto per essere madri per conquistarsi il loro posto nella famiglia e nella società.

Eleonora e Riccardo hanno scelto di percorrere insieme le loro strade, ci vuol poco, però, che nella loro vita manca ancora qualcosa di molto importante. Soprattutto in lei, si presenta un desiderio, una necessità, un bisogno:

“la cerimonia era alle spalle, il matrimonio era entrato nella routine e lei accarezzava finalmente il sogno di diventare madre. Appena tornata a Torino, la possibilità di essere incinta si era affacciata alla sua mente e quel pensiero non l’avrebbe abbandonata in breve tempo”.

Anche Riccardo lo vuole quel figlio, anche se diventare genitori, per i due, sarà tutt’altro che semplice. Una strada tutta in salita, irta di difficoltà e di pregiudizi, resa più aspra da tante visite mediche e da frequenti sconfitte.
Eleonora e Riccardo, infatti, il loro desiderio l’hanno nutrito con cura, l’hanno immaginato quel figlio, e la loro vita con lui, hanno pianificato tutto nei minimi dettagli, ogni particolare è stato studiato per dare a quel figlio futuro felice ma ecco che il destino decide di mettersi di traverso e quel figlio non arriva.
Come accade in ogni famiglia, iniziano le discussioni tra i due partner, mentre la delusione cresce, finché la coppia non si rivolge a un medico, per scoprire la sua infertilità.
È qui che inizia la storia vera di una donna che decide di battersi contro i suoi limiti: non è un’egoista Eleonora se ha deciso di conquistarsela la sua maternità.
A tenerle compagnia, in questa sfida, ci sono le domande e i dubbi: una coppia può esistere senza un figlio? C’è un momento in cui è meglio fermarsi con i tentativi?
Riccardo e Eleonora scopriranno presto che a queste domande non ci sono risposte universalmente valide, che ciascuno trova le sue soluzioni e la sua verità, mentre diventa consapevole che quel che importa davvero è solo scegliere la propria strada e perseguirla con forza e serenità.

Silvestra Sorbera racconta in questo romanzo una storia vera, la sua, un cammino verso la fecondazione che l’ha portata a diventare madre di un figlio in vita e di altri che non ci sono più, un diario per quei figli che sarebbero dovuti nascere ma non ci sono riusciti. Una lettura forte ma che ci fa capire il vero senso dell’essere madre prima ancore di stringere in braccio un bimbo in sala parto.