Domani... di Isa Voi

La guerra è una maledizione dell’umanità. Non importa cosa sia a scatenarla, perchè le sue conseguenze sono sempre le stesse: morte, sangue, fame, distruzione, lacrime… La guerra è un’entità ingorda che prende tutto ciò che vuole, come e quando vuole. A volte riesce a creare legami forti, per poi spezzarli inesorabilmente subito dopo. Questo libro ci porta in una delle tante, troppe, zone dilaniate da quest’immondo cancro che non ne vuol sapere di essere estirpato. Ci racconta l’intensa storia d’amore tra Alice e Giuseppe: lui, partito per il fronte, per una missione di pace che sembra non terminare mai; lei, giornalista, lo vuole raggiungere per stargli accanto e per testimoniare l’orrore della guerra. Il viaggio si rivelerà tranquillo, ma poi verrà divisa dal suo collega Massimo e si ritroverà sola in un ambiente ostile, sconosciuto, in cui la parola misericordia ha perduto il proprio significato da tempo immemore. Durante il tragitto che la riporterà dal suo amato conoscerà altre persone, persone che l’aiuteranno, si renderanno ostili, le faranno vivere situazioni impensabili, cose che si leggono solo sui libri, libri drammatici. Riuscirà a trovare il suo amato, a dirgli ancora una volta che l’ama, o la guerra li ha già inevitabilmente divisi?

Isa Voi, vincitrice del Premio Letterario “Un Tema Per Salvo D’Acquisto”, inventa una storia d’amore e ce la racconta con uno stile drammatico e avvincente. Il tema della guerra è stato utilizzato mille e ancor più volte, ma non fatevi ingannare, in questo caso la vicenda è narrata con un ritmo incessante e i sentimenti si percepiscono dalla prima all’ultima riga. Non è la solita storiella d’amore con bacio finale: è la storia di due ragazzi che sono stati divisi da una bestia immonda e che stanno cercando di ritrovarsi.

Consiglio a tutti questo bellissimo libro: in primo luogo per lasciarsi andare con la storia d’amore, in secondo luogo per riflettere. Un consiglio: come colonna sonora durante la lettura Goodbye Blue Sky dei Pink Floyd è obbligata, l’effetto è assicurato.

- Albatros il Filo, 2009