Don Divo Barsotti. Il cercatore di Dio. Dieci anni di interviste
- Autore: Divo Barsotti
- Genere: Storie vere
- Anno di pubblicazione: 2008
Un libro propedeutico agli scritti di don Divo Barsotti, secondo il Cardinale Camillo Ruini. A cui manca ancora un giusto riconoscimento accademico, si legge nella presentazione.
Immediatezza ed efficacia dell’intervista nel far conoscere uno dei più grandi pensatori del nostro tempo, rivendicata da Andrea Fagioli che svolge il suo ruolo di giornalista con l’intento di far capire ai più di cosa si tratta. Fortuna di parlare con un mistico, uno che vede le cose con gli occhi di Dio. Il gusto di poter parlare a lungo con un maestro ed un padre forte e dolce.
Tutto questo traspare dall’agile libretto “Don Divo Barsotti Il cercatore di Dio” , curato nel 2008 da Andrea Fagioli, ex “Avvenire” e futuro direttore di “Toscanaoggi” per i tipi di Sef, la già mitica Società Editrice Fiorentina con sede in via aretina.
Dieci anni di interviste dal 1994 al 2004, anno del novantesimo compleanno e dell’incontro con Luti, il succo di un’esperienza di vita e di fede in un centinaio di pagine che si fanno leggere in un fiato con tre ore a disposizione. Nessuno dei problemi dell’esistenza umana come il male, la giustizia, il terrorismo, ma anche ultraterreni come la vita eterna, la fede, la Chiesa, viene trascurato. Ed il destino ultimo dell’uomo viene così ad intrecciarsi con la vita di quaggiù. Per chi volesse approfondire, in calce ad ogni argomento Padre Serafino Tognetti indica i libri con i quali completare il discorso attraverso completi riferimenti bibliografici. Questa chiacchierata con Don Barsotti ha tutte le carte in regola per presentarsi, con il sollievo che deriva dalla conversazione con uno più grande, come una piccola guida spirituale per questi tempi turbolenti, un antidoto al secolo breve ed ai suoi mali. Quasi un testamento spirituale, due anni prima della sua morte.
Che dire di più, quindi, tenendo conto anche dell’agile ma esauriente presentazione del Cardinal Ruini? Permettetemi soltanto, in spirito di servizio verso un libro di cui ci sentiamo grati verso chi l’ha fatto, di presentare in sintesi estrema ciò di cui si parla nella particolarissima ottica barsottiana.
Il male: un aspetto della libertà dell’uomo che ha provocato l’Incarnazione.
L’amore: in questo tempo di crisi globale l’amore è più grande del male del mondo. Dio ama tutti indipendentemente dai loro meriti o demeriti.
La fede: insostituibile, ciò che il mondo attende dai cristiani.Spezza le catene e ci mette in comunione con l’Infinito. L’esperienza di Dio è fatta di paura ed attrazione. La Speranza è fiducia nel Suo aiuto.
La centralità di Cristo: la vita cristiana implica il sentimento della presenza di Dio ora e qui. Eternità e tempo si incontrano in Cristo.
La preghiera: parlare a una persona vivente. L’Incarnazione ha reso possibile l’incontro. Presuppone la fede cioè riconoscere Dio che ci parla per primo. Atto efficace nella misura in cui Dio risponde. La preghiera nasce dal sentire che Qualcuno pensa a noi. Possiamo chiedere tutto. Ma chi è amato da Dio può fare a meno di tutto. Pregare per l’Italia che ritorni terra di Santi e per i governanti , che servano sull’esempio di Cristo, come Giorgio La Pira.
Il digiuno: uno strumento per discernere la volontà di pace di Dio. Un aiuto alla preghiera, a cui anche il corpo partecipa. Rimanda ad un’altra fame ed al vero Cibo. Il digiuno dalle immagini, no alla televisione, è una benedizione.
La santità: il senso di Dio viene a mancare nel mondo moderno. Ogni tempo ha il suo tipo di Santi.Resta immutata la Carità verso Dio e il prossimo. Oggi è l’impegno del laico nel mondo a servizio dei fratelli.
La Russia: il rapporto con la Russia nasce con l’avvento della vera fede attraverso la lettura di Dostoevskij, san Sergio di Radonez e Serafino di Sarov: preghiera, umiltà, semplicità, pace. Gli orientali sono più meditativi.
Il Natale: simbolo della presenza segreta ma reale di Dio in questo mondo.
La Pasqua: Resurrezione continua.
Il Giubileo: serve a capire che la vita ha senso nel rapporto con Cristo.
Il prete: sviluppi la dimensione contemplativa del suo ministero, assumendosi il peccato e la sofferenza universale.
La Chiesa: luogo dove continua l’Incarnazione. E’ sacramento di Dio.
La giustizia: prolunga il male, non lo elimina. Non sostituisce il perdono nella vittoria sul male.
Il terrorismo: l’errore di pensare Dio al servizio della propria religione nell’Islam.
La pace: vittoria definitiva sul peccato. Dipende innanzitutto dal ritornare in pace con Dio.
La poesia: “dice più l’attesa che la rivelazione, il presentimento più che la presenza”. Un antidoto contro il dio-idolo. I poeti più grandi del Cristianesimo sono Santi.
La vita eterna: è tutta di là. Necessità della morte in cui si compie l’Incarnazione. Vecchiaia come attesa dell’incontro con Dio. “Tutto quello che devi essere, devia averlo raggiunto” prima.
La Comunità dei Figli di Dio: non èlite, bensì cattolica. I valori della vita contemplativa fuori della clausura.
In questo piccolo libro c’è tutto il grande pensiero di Barsotti. Buona lettura a tutti!
Articolo di Luca Tognaccini e Niccolò Turi
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Don Divo Barsotti. Il cercatore di Dio. Dieci anni di interviste
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