Donna Minerva di Graziella Atzori

Donna Minerva di Graziella Atzori (NullaDie Edizioni, 2019, pp. 150) è una raccolta di 18 brevi racconti. I temi sono vari e la fantasia ne è sicuramente la protagonista. Ma, come si riscontra negli scritti di chi scrive con il gusto del raccontare, vi si trova l’anima di una scrittrice estremamente attenta alle mille sfumature della vita, tradotta in esperienze profondamente sentite.

Attraverso un’estetica raffinata e una ricca dialettica, l’autrice riesce a rendere i racconti estremamente piacevoli, la lettura è fluente, scorrevole, e la curiosità viene accesa nel lettore dai soggetti originali e particolarmente interessanti.
Graziella Atzori è una scrittrice dall’ingegno versatile, capace di dare forma a molteplici personaggi, sia inventandone il destino che dando loro la dignità di una verità che diviene realtà, quale conoscitrice profonda della passionalità della vita. Riesce a descrivere il sentimento dell’amore rendendo ogni parola del testo un dettaglio grandemente significativo, che colora con abilità pittorica delle più svariate sfumature.

Questa raccolta di racconti è in definitiva un omaggio all’amore, dove i personaggi sono descritti con grande sensibilità, ma vi si trovano altresì inevitabili riferimenti autobiografici (solo in alcuni racconti). Inevitabili perché appunto chi parla d’amore non può prescindere dalla propria personale esperienza, che nell’atto dello scrivere sa divenire capacità artistica e pretesto per "fantasticare col cuore", dove assieme al cuore prende forma un esprimersi romantico, attento a far trasparire i sentimenti e i vissuti dei protagonisti, i loro tratti caratteriali, a descriverne l’esperienza.
Graziella ama descrivere la vita. Di ogni personaggio svela oltre alla storia anche ciò che si cela nella sua anima, a volte non disdegnando l’aspetto mistico. Infatti in due racconti scrive di figure angeliche che salvano con la loro forza d’amore, che redimono e ridonano la vita quando sembrava ormai persa.

La brevità dei racconti è d’obbligo, perché l’autrice vuole raccontare delle esperienze, non delle storie. In questo libro non si trovano, come in un romanzo, delle vicende che si susseguono fino a descrivere un inizio, uno svolgersi e una fine di una vicenda. In ogni racconto viene descritta la vita intera del suo personaggio in quel preciso momento, che come una fotografia viene fermato e profondamente vissuto.
Ho trovato molto stimolante questa lettura, sia sul piano umano, dove si possono osservare molteplici situazioni, sia dal punto di vista stilistico, con una narrazione sapiente ed elegante al tempo stesso.