Enrico Mattei. Vita, disavventure e morte di un cavaliere solitario
- Autore: Francesco Niccolini e Simone Cortesi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Becco Giallo
- Anno di pubblicazione: 2012
La vivace casa editrice BeccoGiallo sforna, ancora una volta, un graphic novel di alta qualità in formato e contenuto. Uno dei molti misteri della Seconda Repubblica viene rivisitato da Francesco Niccolini (drammaturgo e sceneggiatore) e Simone Cortesi (giovane disegnatore emiliano): la vicenda di Enrico Mattei.
Nel 1945 Mattei, - ex partigiano "bianco", politico Dc e imprenditore - fu nominato commissario straordinario per la liquidazione dell’Agip, ente sorto durante il Fascismo.
Tuttavia, anziché provvedere alla sua dismissione, egli ne riorganizzò e rivitalizzò la struttura, arrivando a fondare nel 1953 l’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni) di cui divenne presidente.
Negli anni Cinquanta furono rinvenuti nuovi giacimenti di metano in Lombardia e in Sicilia. Mattei, in qualità di intraprendente e abile manager, riuscì a stipulare vantaggiosi accordi commerciali con alcuni paesi del Medio Oriente, dell’Africa e con l’Unione Sovietica, rompendo l’oligopolio delle grandi compagnie petrolifere anglo-americane, ovvero le famose "sette sorelle": Texaco, Bp, Shell, Chevron, Esso, Mobil, Gulf.
Non è difficile capire che Mattei rimetteva in discussione le basi del mercato petrolifero mondiale in mano agli americani e agli inglesi.
E come spesso succede, i personaggi scomodi che fanno saltare delicati equilibri di potere e sono di intralcio a enormi interessi economici, vengono, prima o poi, eliminati.
Infatti, nel tardo pomeriggio del 27 Ottobre 1962 Enrico Mattei muore, insieme con William McHale, giornalista americano, e il pilota Irnerio Bertuzzi, in un misterioso incidente aereo, ufficialmente causato dal maltempo che quella sera imperversava su Milano.
Fin da subito però, dopo alcune perizie, emerse la natura dolosa della tragedia: un’esplosione, probabilmente di un congegno a tempo, avvenuta un attimo prima dell’atterraggio.
I sospetti caddero subito su una parte dei vertici delle isituzioni politiche, della mafia siciliana e degli immancabili servizi segreti, ovviamente deviati.
Anche il cinema, con il film Il caso Mattei (1972) di Francesco Rosi, con la straordinaria interpretazione di Gian Maria Volonté, e la letteratura, con Petrolio di Pier Paolo Pasolini, romanzo ermetico rimasto incompiuto, avallarono la tesi dell’attentato.
Dopo mezzo secolo, grazie a depistaggi e insabbiamenti, non si è arrivati ancora a capo di nulla e, probabilmente, mai si arriverà. E allora è giusto affermare che forse questa è una storia buona solo per i fumetti, ormai.
Enrico Mattei. Vita, disavventure e morte di un cavaliere solitario
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