Epidemia mortale
- Autore: A.G. Riddle
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2017
Non avevo ancora letto niente di A. G. Riddle, i tre episodi della Atlantis Saga né “I sopravvissuti del volo 305” (pubblicato da Newton Compton nel 2016). Rimedierò certamente, dopo averlo incontrato in questo torrenziale ma travolgente “Epidemia mortale” (pp. 670, euro 9,90), un volumone di quasi 700 pagine, proposto a ottobre 2017 dalla casa editrice romana, che ha acquistato i diritti dello scrittore americano, già imprenditore e manager di successo.
Atlantis è una trilogia, che Newton Compton ha riunito in un unico titolo della collana SuperInsuperabili, sempre nel 2016, eppure per ammissione dello stesso A. G. Riddle, “Epidemia mortale” è il suo romanzo più lungo ed è stato anche quello che ha richiesto più impegno. Sarà per l’indubbia lunghezza - giustificata dal tema molto sentito dall’autore - e per una trama che spazia nell’intero pianeta, ma ci si è messa anche la piccola erede, arrivata in famiglia nel corso della stesura e che di dormire proprio non ne voleva sapere, neppure dopo tanti strepiti diurni.
Come il titolo rivela ampiamente, è il racconto di una pandemia planetaria. Il racconto fila come uno dei disaster movie cinematografici, in cui si scatenano contagi da virus infettivi, si accumulano cataste di morti e combattono battaglie all’ultima provetta per scoprire l’unica cura possibile’antidoto. Di solito, sono film avvincenti, da Cassandra Crossing in poi. Lo è anche il romanzo di questo scrittore americano, certamente raccomandabile, specie ai lettori che amano i romanzi d’azione e quando arrivano all’ultima pagina avvertono un senso di vuoto.
La lunghezza di questo testo, doppia rispetto alla media degli altri, non li priverà presto dei bei momenti in compagnia di un buon libro. Questo è sicuro.
Tutto ha inizio a Nord dell’Alaska, nell’Artico, dove un battello della Coast Guard trasporta una missione scientifica, incaricata di ispezionare un sottomarino inabissato. Finalmente potranno accertare dov’era stato il Beagle e cosa aveva scoperto. La speranza è che possa trattarsi di una rivelazione scientifica capace di rivoluzionare il corso della storia umana.
Allo stesso tempo, apprendiamo che qualcuno con un forte accento australiano, in una nave da carico al largo delle coste somale, desidera che il cutter della Guardia Costiera venga affondato, per conservare il segreto custodito nel Beagle.
La squadra penetrata nel relitto ha solo il tempo di segnalare all’unità in superficie che laggiù “sembra l’arca di Noè”, compreso un felino di specie sconosciuta, congelato vivo e ancora nel ghiaccio. Un forte boato chiude la comunicazione.
Ipertermia, diarrea, vomito, eruzioni cutanee e sangue dagli occhi: i primi episodi di febbre emorragica si verificano dieci giorni appresso, in un ospedale abbandonato da dio e dal governo, di una contea molto povera del Kenia. Tre casi, tre occidentali: due neolaureati americani impegnati in una startup e un tecnico radar londinese.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sospetta una recrudescenza di Ebola e invia sul posto un’equipe, guidata da un’importante epidemiologa, la dottoressa Peyton Shaw. A. G. Riddle ci fa sapere ch’è attentamente pedinata, mentre lei non si accorge di niente. Quando l’aereo decolla verso il Kenya, l’osservatore comunica:
“il soggetto è diretto alla zona bersaglio”.
Entra in azione, molto scenograficamente, un altro protagonista. Desmond Hughes si sveglia in un albergo di Berlino, in compagnia del cadavere di un uomo, senza ricordare nulla di sé e scoprendosi malconcio, pestato di brutto. Un foglietto con appunti cifrati lo guida a mettersi in contatto con una sconosciuta - la dottoressa Shaw, guarda un po’ – che invece dimostra di conoscerlo. Arriva la polizia.
Desmond fugge, ma non sa cosa fare. Cerca contatti. Un dubbio lo tormenta da quando si è svegliato: è un assassino o una vittima?
Leggendo “Epidemia mortale”, primo di una nuova serie, si impara ad apprezzare quanti lavorano per la sanità pubblica nel mondo. A. G. Riddle lo dedica a gente di cui si parla poco, i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene dai luoghi dei disastri, pronti a mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare i pericoli che minacciano ogni essere umano.
Piaccia o no, l’umanità è a rischio, non solo nel libro. È in guerra perenne contro un nemico tra noi, invisibile, se non per le drammatiche conseguenze dei mali che provoca, pur essendo microscopico. Ogni tanto vecchi batteri e virus tornano a colpire o se ne desta uno nuovo. La Peste Antonina, nel III secolo, spazzò via un terzo della popolazione europea e metà venne cancellata da quella di Giustiniano, trecento anni dopo. La Peste Nera del 1340 uccise milioni di individui, cambiando il corso della storia. La febbre Spagnola, nel 1918, contagiò una persona su tre nel mondo e uccise un malato ogni cinque.
Non si tratta di stabilire se una grande pandemia colpirà l’umanità, ma quando. Volete sapere come si chiama la nuova serie di romanzi? Ha un nome che suona molto sinistro: The extinction files.
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