L’epopea dei convogli e guerra nel Mare del Nord
- Autore: Gabriele Faggioni e Alberto Rosselli
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2010
"Mai tanti dovettero tanto a così pochi": Churchill lo disse per i piloti della RAF che avevano respinto l’offensiva aerea tedesca sull’Inghilterra nell’estate del 1940. Avrebbe dovuto sollecitare la stessa riconoscenza del Paese nei confronti degli equipaggi delle marine militari e mercantili alleate che tennero aperte le rotte atlantiche e artiche, approvvigionando e sfamando le isole britanniche, altrimenti costrette alla resa per l’esaurimento di cibo, armamenti e carburanti. È stata una “battaglia” anche quella dei rifornimenti via mare, L’epopea dei convogli e guerra nel Mare del Nord, come si intitola il saggio di Gabriele Faggioni e Alberto Rosselli, pubblicato dalla casa editrice fidentina Mattioli 1885 in prima edizione a fine 2010 (319 pagine), e che si occupa delle operazioni dalle coste belghe nell’Artico tra il 1939 e il 1945, con un cospicuo corredo fotografico in bianconero nel testo.
I due autori ricostruiscono organicamente e con dovizia di particolari oltre sei anni di guerra aeronavale, condotta dalle flotte alleate e da quella nemica tedesca tra il 1939 e il 1945, in un settore particolare del fronte marittimo settentrionale. Attingendo ad archivi germanici, britannici e norvegesi e presentando documenti spesso inediti, trattano punto per punto le attività di navigazione, difesa e attacco organizzate per sostenere i combattimenti in Norvegia e poi per fare arrivare preziosi rifornimenti nei porti artici dell’Unione Sovietica, impegnata nella mortale sfida contro l’invasore nazista, sul fronte europeo orientale, da Leningrado al Caucaso.
Archeologo, studioso di storia e collaboratore di riviste storico-militari italiane e inglesi, Faggioni ha condotto ricerche sulle fortificazioni liguri ed estere.
Rosselli, giornalista e saggista storico, collabora con testate anche straniere e siti internet. In qualità di studioso di storia moderna, contemporanea e militare, vanta all’attivo molte pubblicazioni.
Primo atto, nei primissimi mesi del secondo conflitto mondiale, l’invasione della Norvegia, progettata tanto dalla Gran Bretagna che dalla Germania. A giocare d’anticipo fu Hitler, con l’Operazione Wewelsburg, il 9 aprile 1940, mentre sul fronte occidentale le armate franco-inglesi e la Wermacht si fronteggiavano ancora nella drole de guerre, la “guerra farsa”, lo schieramento confinario statico, senza attacchi, protratto dalla dichiarazione delle ostilità dopo l’invasione tedesca della Polonia, il 3 settembre 1939, fino all’avvio della blitzkrieg delle divisioni corazzate germaniche, il 10 maggio 1940.
Ultimo atto, passando per i tormentati convogli britannici verso i porti sovietici del Mare Glaciale Artico, la campagna di sminamento del Mare del Nord, protratta fino al 1947.
Considerata la complessità della materia, il materiale è stato organizzato su diverse direttrici, fa notare nella prefazione il direttore della collana Archivi Storici Mattioli 1885, Mario Bussoni. La sezione principale del lavoro segue una narrazione cronologica, distinta in sei capitoli principali (uno per anno), a loro volta ripartiti su base mensile. Prima ancora, viene proposto un quadro delle forze contrapposte e del teatro operativo, con tabelle sinottiche e schede di approfondimento delle principali operazioni aeronavali, anche le meno note.
In appendice, due saggi. Uno è dedicato alla guerra metereologica, argomento poco noto ma di eccezionale importanza in un ambiente estremo come quello del Mare del Nord. L’altro ai convogli alleati, che tra enormi difficoltà garantirono all’URSS il costante afflusso di materiali strategici per tutta la durata della guerra, offrendo un apporto prezioso – addirittura vitale nel 1942 – alla sopravvivenza e poi alla vittoria di Stalin sul fronte orientale. Alla vigilia della guerra, il contesto operativo e le forze a confronto vedevano un’enorme superiorità navale della Royal Navy e della Marine Natìonale sulla Kriegsmarine, ma le navi da guerra alleate non disponevano di un armamento efficace contro i velivoli della Luftwaffe, che detenne il dominio dello spazio aereo nei primi mesi del conflitto.
Il 22 giugno 1941 le armate della Wermacht dilagarono a sorpresa oltre la frontiera russo-germanica. Hitler e Stalin avevano da tempo un rispettivo progetto di conquista dell’Europa l’uno a danno dell’altro e uno scontro era inevitabile, ma se le forze armate tedesche avevano raggiunto l’apice della forza, l’Unione Sovietica aveva bisogno di qualche anno per mobilitare appieno la sua potenza militare. Per gli Alleati, divenne fondamentale rifornirla di risorse che provenivano dall’Atlantico meridionale, allo scopo di scongiurare la vittoria tedesca.
A chiudere, un indice analitico e una tabella dettagliata di tutte le unità mercantili e militari citate nel testo. La parte iconografica è ricca di oltre un centinaio di foto, mappe e disegni.
Bussoni rende atto agli autori d’avere completato “una disamina quanto mai completa”, anche sotto l’aspetto iconografico e documentale, di un segmento del secondo conflitto mondiale mai affrontato con tanta attenzione.
L'epopea dei convogli e guerra nel Mare del Nord. Operazioni dalle coste belghe nell'Artico (1939-1945)
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