Esercizi spirituali e filosofia antica
- Autore: Pierre Hadot
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2005
Questo libro raccoglie le riflessioni e gli studi di Pierre Hadot, filosofo e studioso del pensiero antico, sul significato che la filosofia ebbe nel mondo greco e latino.
Nella prefazione all’edizione Einaudi, Arnold Davidson scrive:
“Formare gli animi piuttosto che informarli è il fondamento su cui si basa l’idea degli esercizi spirituali. Non sorprenderà dunque l’importanza, costantemente ribadita, che la lettura dei testi riveste in Hadot: leggere è un esercizio spirituale e noi dobbiamo imparare a leggere[…].”
Formare gli animi e non informarli, imparare a leggere: sono tutti suggerimenti che potrebbero risultare interessanti per la cultura e la scuola di oggi. In effetti non si tratta di procedimenti complicati o troppo tecnici, poiché la filosofia, in passato, doveva essere accessibile a tutti, in quanto arte di vivere:
“La filosofia antica propone all’uomo un’arte della vita, mentre al contrario la filosofia moderna si presenta anzitutto come la costruzione di un linguaggio tecnico riservato a specialisti.”
I tecnicismi del mondo contemporaneo provocano la creazione di una cerchia ristretta di studiosi, che sembrano troppo distanti per dialogare con gli altri.
Hadot attraversa una serie di secoli, per affrontare gli esercizi spirituali che venivano praticati sia nel mondo greco che in quello latino, in quanto seriamente convinto che queste due civiltà fossero indissolubilmente intrecciate, e che si completassero a vicenda; in proposito, lo studioso afferma:
“da un lato si tratta di spiegare il pensiero latino col suo sfondo greco, dall’altro di ritrovare, attraverso gli scrittori latini, il pensiero greco perduto; è dunque assolutamente impossibile separare, nella ricerca, il greco e il latino.”
Egli prende in esame Socrate, i dialoghi platonici, Epicuro, Seneca, Epitteto e Marco Aurelio, sempre cercando di mantenere la riflessione sul piano della contemporaneità, facendo confronti ed indagando i mutamenti del modo di pensare e di vivere nel corso del tempo. Lo stesso Hadot, nell’introdurre il proprio lavoro, cita Bergson per spiegare come egli veda la filosofia:
“[…] non è la costruzione di un sistema, ma la ferma decisione di guardare ingenuamente in sé e intorno a sé.”
È fondamentale dunque guardare nel proprio animo e percorrere un cammino spirituale, fare una sorta di pellegrinaggio interiore che conduca alla consapevolezza dell’imperfezione umana e dell’importanza di rincorrere sempre il sogno del miglioramento di sé, degli altri e del mondo.
“Maniera di vivere, la filosofia lo era dunque nel suo sforzo, nel suo esercizio, per raggiungere la sapienza, ma lo era anche nel suo scopo, la stessa σοφία. Poiché la sapienza non fa solo conoscere, fa «essere» diversamente. Il paradosso e la grandezza della filosofia antica è che essa fosse insieme cosciente del fatto che la sapienza sia inaccessibile, e persuasa dalla necessità di perseguire il progetto spirituale.”
Esercizi spirituali e filosofia antica
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