Fame fatale di Wendy Holden

Fame fatale (Salani, 2005, traduzione di L. Rosaschino) di Wendy Holden ci narra la fame incontrollabile di Belinda che vuole una vita di successo, un uomo ricco e famoso. Dall’altro lato c’è invece Grace che desidera solo una vita tranquilla, senza scosse e angosce, ma una madre troppo ingombrante. Le loro vite, apparentemente così diverse, si troveranno a convergere.

Belinda e una fame insaziabile.
Avete presente la sensazione, no?
Pensate a fame da cibo? Certo, è plausibile.
E forse rispecchia la realtà.
Belinda, però, ha fame d’altro.
Fame di soldi, tanti soldi.
Fame di uomini che striscino ai suoi piedi.
Fame di fama. E scusate il gioco di parole.
Belinda sente bisogno d’esser costantemente sotto i riflettori, sugli scudi, al centro dell’attenzione, sul piedistallo.
Vuole guardare tutti dall’alto verso il basso.
Perché? Chiamatelo desiderio di rivalsa. O come preferite. Vuole vincere per sentirsi felice.
Tutto qui? La verità è questa? O c’è qualcosa di più dietro?
Purtroppo il suo attuale lavoro (fa la giornalista) la porta a intervistare personaggi di bassa lega, giusto quei derelitti che, chissà come, sono riusciti a ottenere il loro quarto d’ora di fama, prima di tornare definitivamente nell’oblio.

Grace, invece, è l’esatto opposto di Belinda.
Il suo obiettivo? Una vita tranquilla, senza picchi di gloria ma priva di scossoni che lasciano traumi.
Nessun riflettore, niente loft nei suoi sogni.
Non le interessano auto veloci e non brama uomini che la corteggino a suon di milioni.
Tutto finito, quindi? Due donne con sogni irrealizzabili?
Eh no, perché un bel giorno arriva, la svolta.
Belinda trova finalmente la sua occasione e Grace incontra un attore.
Due avvenimenti separati che faranno incrociare le loro vite.
E vissero tutti felici e contenti, quindi?
Chissà…

Wendy Holden ci narra uno spaccato di vita che potrebbe essere benissimo il nostro.
Desideri e tentazioni, ambizioni mai sopite e giornate che trascorrono velocemente.
Tutto per quello scintillio dorato che tanto ci ammalia ma che raramente ci appaga come dovrebbe.
E soprattutto come ci aspettavamo, se pensiamo a quanto ci è costato.
Pagine popolate da personaggi che seguiremo con piacere, come vecchi amici, in attesa di quel barlume di felicità che tanto anelano. E noi con loro.

Una storia dedicata a chi cerca un romanzo leggero ma non frivolo, pagine scritte non inchiostro deciso che ci allieteranno fino all’ultima riga.
Pagine da leggere per rilassarsi.
E per riflettere.
Non necessariamente in egual misura.