Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità
- Autore: Marco Cassini
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Geniale e irriverente è Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità di Marco Cassini (Italo Svevo, 2019) che raccoglie molte verità che non troveremmo scritte in nessun articolo e soprattutto su nessuna delle fascette, le strisce di carta sovrapposte alle copertine delle novità librarie, gialle, rosse, bianche, che avvolgono i libri editi, freschi di stampa, sulle quali gli editori stampano poche parole a carattere pubblicitario di presentazione del volume.
Marco Cassini, scrittore, è uno dei più noti editor del nostro panorama editoriale, ha fondato le case editrici SUR e minimum fax, e ha curato con Martina Testa l’antologia Burned Children of America tradotta in più di dieci lingue, e Futuro dizionario d’America.
Delle fascette utilizzate per attirare l’attenzione del lettore non esiste una data di nascita riconosciuta come tale, ma si possono ricondurre, scrive l’autore, a poche categorie: il blurb, gli elogi lapidari, la vittoria o la candidatura ad un premio, le copie vendute, il numero di ristampe, il numero di lettori, o l’uscita del film.
In un tranquillo weekend letterario, il Festival della Letteratura di Mantova, il posto ideale per incontrare colleghi, scrittori, blogger di libri, il gruppetto einaudiano, dove si seguono le presentazioni, e si cena davanti ad un bicchiere sapendo che gli editor nonché gli scrittori nonché i traduttori necessitano di grandi quantitativi di alcol, discutendo con gli amici delle nuove uscite ma anche di libri illeggibili, il più con una storia interessante ma con una scrittura che non convince, ecco che a Cassini gli balenò da subito un’ idea.
E da lì a lanciare l’idea distopica di un mondo editoriale indicibilmente integro in cui risvolti, fascette e quarte di copertina affermassero il reale pensiero di chi produce e diffonde il libro, sfrondato di iperboli, superlativi, cifre milionarie e commenti roboanti.
Il gioco delle fascette oneste prese il via con l’hashtag #fascetteoneste, dando vita così ad una provocazione che in breve tempo accolse numerosissimi partecipanti. Il successo nato sui social venne riportato anche da alcune testate online, quali
Il Post e FanPage. Alcune delle frasi le riporto qui e sono una serie di epigrammi dei quali condivido pienamente anche le virgole e i punti di domanda:
pagine strappate alla scrittura;
lo si può leggere in due modi, al contrario è meglio;
un capolavoro della letteratura, ma non è questo;
una scrittura che sconvolge ma non travolge;
il libro che ti farà rivalutare l’importanza della televisione;
soffrirete, tanto, e neanche vi piacerà.
Ed ecco che da un’idea nata solo per divertimento divenne concreta la possibilità della pubblicazione di un piccolo libro, quello che immaginava Marco Cassini e quello che ho avuto tra le mani, aprendo con un tagliacarte una pagina dopo l’altra, dischiudendolo come fosse un manoscritto di pergamena.
un esordio letterario di cui nessuno aveva bisogno;
almeno è breve;
il memoir che vorrete dimenticare al più presto;
autore con mutuo;
la domanda non è cos’è, ma perché?
La pubblicità delle fascette è il mezzo commerciale veicolante delle novità nelle librerie e, anche se i libri sono scritti in mal modo, servono ad attirare lettori.
Ma cosa potrebbe succedere se le case editrici e i critici letterari a un certo punto invertissero la rotta e scegliessero di essere onesti e di scrivere sulle fascette le vere e sincere descrizioni? Se gli editori potessero dire la verità, non avremmo più così tanti aspiranti scrittori e così tanti volumi ogni anno in uscita per noi lettori!
Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità è una piccolo delizioso testo che descrive più di tanti altri il dietro le quinte del mondo editoriale e le questioni di marketing e fiscali di una casa editrice.
Rimane tuttavia un libro dedicato ai libri, nel quale lo spirito e l’etica dell’autore è la stessa di quando aveva creduto di poter ripetere l’esperienza del New Yorker di William Shawn, della Shakespeare & Company di Sylvia Beach, della City Lights di Ferlinghetti, dell’Einaudi di Vittorini-Calvino-Pavese. Consigliato!
Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità
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