Fashionista di Lynn Messina

Fashionista (HarperCollins Italia, 2014, traduzione di Maria Pia Smith Jacob) di Lynn Messina potrebbe essere letto con il precedente del Diavolo veste Prada, ma in questo caso la protagonista è molto più furba, feroce e disincantata della stagista interpretata da Anne Hathaway.
Cosa si è disposti a fare, per vincere? Il tutto tenendo presente che: nella moda, come in guerra, tutto è permesso.

Vig Morgan è una ragazza bella, giovane e intraprendente.
E impaziente.
Per usare un eufemismo.
Quando approda alla rivista Fashionista, novella redattrice sfruttata e sottopagata, è determinata a fare carriera.
Vuole tutto e subito, la sua generazione è stata cresciuta a pane e tv, a sogni dorati che devono esser realizzati in fretta.
Insomma, una vita vissuta a un ritmo serrato.
I suoi obiettivi sono chiari nella sua mente e farà di tutto, per raggiungerli. Davvero di tutto.
E il prima possibile, come già detto.
Accanto a lei troveremo Jane, la sua responsabile.
Che è esattamente come lei, solo un po’ più vecchia, con più potere e ancor meno pazienza.
Un mix letale, insomma.
E se non può esserle amica, per Vig non resta che una scelta.
Sarebbe bello poter far le scarpe a Jane. Nessuno, però, ci è mai riuscito.
Jane sembra imbattibile, eppure ci dev’essere un modo per far breccia in quella corazza.
E se Vig fosse la variabile anomala che tutti stavano aspettando?

Lynn Messina ci narra una storia che non potrebbe essere più attuale. E lo rimarrà per un bel po’, temo.

Chi non ha mai sognato di far carriera? Tutti, certo. In fretta, ovvio.
E in quanti sarebbero disposti a danneggiare i propri colleghi, per raggiungere lo scopo? Calpestare sentimenti per qualche numero in più alla fine del mese? In molti, purtroppo.
Ma questa è la vita e queste pagine ne rappresentano un’immagine riflessa davvero perfetta. E malinconica.

Personaggi che sentiremo vicini e lontani, a seconda delle loro scelte, uno scenario nel quale sarà facilissimo sentirsi a casa e dialoghi precisi, ecco gli ingredienti che Lynn ha sapientemente dosato per sfornare questo boccone prelibato.
Forse a tratti indigesto ma comunque delizioso.
Una storia dedicata a chi ama i romanzi e gli intrighi, certo.
I delatori di questo genere, stiano in guardia: potrebbero trovare pane per i loro denti.
D’altronde chi ha detto che il “rosa” è un colore adatto solo ai sognatori?
Questo libro ce ne fornirà l’ennesima prova.
E non possiamo che ringraziarlo, per questo.