Fate. The Winx saga. Il destino delle fate di Ava Corrigan

Fate. The Winx saga. Il destino delle fate (Mondadori, 2021, trad E. Caligiana) è il primo volume di quella che si prospetta essere una nuova saga fantasy firmata da Ava Corrigan, trasposizione della serie targata Netflix, e che ci offre una versione “teen” delle fate che sono state amate da una intera generazione.

Bloom esplosa: «Io non sono come tutte voi. Non sono cresciuta qui. I miei genitori non sono fate. Ho praticato la magia una sola volta in vita mia. Ed è stato…»
«Orribile?» domandò Aisha con tono sarcastico. «Ma non mi dire. Alle superiori ho allegato l’intera scuola perché avevo preso un’insufficienza in matematica. Rubitetti, impianti anticendio… gabinetti. Hai mai guadato tra la cacca? Io sì. Non te lo consiglio. Ma a volte essere una fata significa dover affrontare la merda che ti arriva addosso»

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Il romanzo ha inizio con l’ingresso di Bloom nella prestigiosa scuola di Alfea. Fino a poco tempo prima si era considerata come una normale adolescente, con un rapporto complicato con i genitori di cui non era pienamente in grado di soddisfare le aspettative. Nel profondo Bloom era consapevole di essere diversa e un evento traumatico la porta a chiudersi in se stessa, ad allontanare le persone che la amano anche se non comprendono. Alfea sembra essere la soluzione ai suoi problemi, l’unico mezzo attraverso il quale poter governare la magia che ha preso il sopravvento. Quella che si prospettava come una facile soluzione rivelerà numerose insidie e segreti sul suo passato e su quello delle persone che la circondano.
L’amicizia tra Bloom, Stella, Musa, Terra e Aisha non è immediata, tutt’altro. Non vengono nascosti i difetti di ciascuna, esaltando la genuinità dei personaggi e spingendo il lettore a immedesimarsi nei loro pensieri e comportamenti. Un nuovo pericolo si abbatterà sulla scuola di Alfea e richiederà un fronte unito per potervi porre rimedio.

L’autrice adotta una tecnica sicuramente particolare: il romanzo è suddiviso in paragrafi e per ognuno di esso abbiamo una diversa voce narrante. Bloom per il fuoco, Aisha per l’acqua, Musa per la mente, e così via. Diviene così possibile vivere le emozioni, i turbamenti e sentire come propri i pensieri di ciascuno dei tanti personaggi che animano la storia.