Fisica delle separazioni in otto movimenti di Giacomo Sartori

Giacomo Sartori vive a Parigi da molti anni. Ha pubblicato nel 2019 Animali non addomesticabili e il romanzo Baco , finalista al Premio Procida Elsa Morante. Gli altri suoi romanzi sono Tritolo, Anatomia della battaglia, Sacrificio, Cielo nero, e Sono Dio. Oggi, sempre con la casa editrice Exòrma, pubblica Fisica delle separazioni in otto movimenti (Exòrma, 2022): un libro che emoziona e arricchisce di nuovi sentimenti.

Il tema, come si evince dallo stesso titolo, è quello delle separazioni, dei lutti, delle nostalgie. L’autore scrive un libro come se fosse un’opera musicale, strutturandolo in otto movimenti:

Nel primo movimento, dimenticare anche le cose indimenticabili, gli attimi nei quali tutto era perfetto. Il terzo, dove si osserva che spesso è difficile capire chi lascia chi; in fondo le cose sono sempre più complicate di quello che sembrano. Il quarto: ineluttabilità e codeina, ma forse domani andrà meglio. Nel quinto, si può amare ed essere amati, poi arriva l’anestesia delle emozioni, lievita la nostalgia del tempo felice e si incista il risentimento. Nel sesto, le parole complottano e muovono tutto. Parole che danzano e infuriano, quelle dette e non dette, quelle rabbiose che erodono la passione fino a farla finire nella polvere.

Va da sé che ogni movimento ha propri contenuti, ha tonalità differenti come il ritmo e il tempo. Insieme formano un legame che:

Un legame rovente si trasforma in siderale indifferenza, i corpi non si parlano più, l’iniziale complicità diventa reciproco rancore.

In un processo tale, è ovvio che le parole hanno una valenza determinante:

Siamo esseri dotati di parole, e nelle relazioni d’amore le parole hanno un ruolo primordiale, forse anche un po’ magico: già all’inizio senza esserne consce agiscono da detonatore per l’esplosione della passione, e a ben guardare sono sovente considerazioni sul colore degli occhi e dei capelli, o su un fiore, parole realistiche e quasi banali, che non sembrano preludere a eruzioni irrazionali o decolli nella metafisica. Poi però d’un tratto si fanno pregnanti e potentissime, come nell’alchimia la pietra diventa oro. Dischiudono barriere e abissi, guidano a cime inesplorate.

Una narrazione che colpisce, compatta e unitaria. Si respira tanto dolore, e non è facile elaborare il lutto che deriva dalla separazione; ma l’uomo, soggetto senziente, è dotato delle capacità atte a superare, cercando di trovare il tanto agognato equilibrio. Ne va della sopravvivenza umana stessa.
Una lettura non sempre facile, ma costruttiva e molto elegante.