Francesco di Paola di Giovanni Sole

San Francesco di Paola nasce a Paola nel 1416 e muore a Tours nel 1507. La sua nascita è un dono divino, i genitori, Giacomo d’Alessio e Vienna da Fuscaldo sono anziani e il suo nome è dato dalla famiglia quale voto per la grazia ricevuta dal Santo di Assisi di poter avere un figlio, anche se in tarda età. Francesco frequenta i Padri conventuali molto giovane e si dedica a vita eremitica fondando l’Ordine dei Minimi. La sua fama di taumaturgo è tale che viene chiamato alla corte del re di Francia per curare Luigi XI e lì fonda diversi conventi, morendo in tarda età, venendo canonizzato nel 1519 da papa Leone X.

Giovanni Sole insegna Antropologia Religiosa all’Università della Calabria e Antropologia delle Religioni all’Università di Reggio Emilia e Modena e, da studioso ed esperto, tende a ricostruire l’immagine di san Francesco più vicina alla realtà dei fatti, eliminando quegli aspetti folkloristici attribuiti dalle agiografie sul Santo, scritte

“da persone che, pur sapendo scrivere, provenivano dal popolo. Queste vite del Santo esprimerebbero la cultura dei semplici, rifletterebbero aspetti di una religiosità propria del mondo popolare”.

Giovanni Sole riporta quindi la figura del Santo all’interno del suo periodo storico, fatto dalle lotte tra gli Angioini e gli Aragonesi, in cui i baroni, feudatari, vessano il popolo. Le ingiustizie, le sopraffazioni, sono quotidiane, ma, pur essendo severo contro chi abusa del potere, non è un sovversivo.

“Nelle sue predicazioni non invitava a ribellarsi contro coloro che detenevano il potere e non minacciava gli equilibri su cui erano costituite le gerarchie. Esprimeva una critica alla società e auspicava un bisogno di rinnovamento, protestava energicamente contro la lussuria e l’ingordigia, ma le sue denunce erano morali e religiose”.

Francesco di Paola è un Santo esemplare, eremita ma amante della gente che cura e salva dalle malattie e a cui sa dare indicazioni su come far rendere più produttiva la terra. Gli vengono attribuite doti divinatorie e un carisma straordinario che viene alimentato dall’esempio. Di statura straordinaria, è capace di sforzi fisici non comuni. È uomo dal carattere duro, caratterizzato da un senso di giustizia terreno che lo porta a infliggere anche punizioni corporali ai peccatori.

“L’uomo avvolto nel ruvido cappuccio, con lo sguardo severo e col minaccioso bastone tra le mani, resiste e si scontra con quello di un santo hollywoodiano, dolce, bello e mansueto che è possibile osservare in certi calendari e manifesti celebrativi. Il santo rude e battagliero, con lo sguardo rivolto verso il cielo"