Franco Battiato. Come un incantesimo. Le storie dietro le canzoni
- Autore: Carla Spessato
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2021
Sparpagliato per dischi, videoclip, cinema, e memorabilia assortita, è esistito/esiste un Battiato uno e bino: l’asceta e il radicale. A dirla tutta, e con il rispetto dovuto allo smisurato talento, preferisco il secondo. L’oscuro sperimentatore sulle… Corde di Aires e l’iconoclasta pop degli album anni Ottanta superano in incisività l’esoterico speculatore post-Fisiognomica. Non me ne vogliano i battiatologi duri e puri, i gusti personali discendono spesso dai vissuti, e non è quindi detto siano il massimo dell’oggettività. Resto del parere che la ricerca di assoluto del Battiato prima e seconda maniera benefici dei valori aggiunti dello sguardo e della preveggenza sociali. Esiste in quel Battiato una dialettica arditamente sui generis che coniuga alto e basso culturali, sufismo e critica dei costumi, classica, pop e sonorità mediorientali, neoavanguardia e rock melodico. Alla luce di ciò mi sia concesso scrivere che della factory battiatesca, Manlio Sgalambro è forse la personalità a Battiato meno prossima, diventata, per contrappasso, la più “condizionante”. Franco Battiato ne avrà forse guadagnato in spessore speculativo ma ne ha perso in scorrevolezza. Mi fermo qui, per venire alla biografia artistica che mi ha indotto a questo personale riepilogo.
Come un incantesimo. La storia dietro le canzoni di Carla Spessato (Giunti, 2021) è un volume di grande formato che mantiene ciò che promette nel titolo. Trecentoventi pagine per inseguire tracce, commenti, retroscena di ogni canzone scritta da Battiato nell’arco di una carriera “in diagonale”. Dagli acerbi melodismi di È l’amore e Il mondo va così alle rarefazioni oltremondane di Torneremo ancora (cito in estrema sintesi). L’autrice non tralascia nulla, annoverando anche gli sconfinamenti negli ambiti cinematografico e della pittura, cui il Nostro non si è sottratto. In quanto assiduo praticante della vita (“E mi piaceva tutto della mia vita mortale/ Anche l’odore che davano gli asparagi all’urina”, in Testamento), e assetato cultore di ricerche interiori:
Lascio agli eredi l’imparzialità
la volontà di crescere e capire
Uno sguardo feroce e indulgente
per non offendere inutilmente
Lascio i miei esercizi sulla respirazione
Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione
Lascio agli amici gli anni felici
delle più audaci riflessioni
La libertà reciproca di non avere legami
Il lavoro svolto da Carla Spessato è insomma meticoloso, esito di consapevolezza e di passione. A rivelare i moventi dell’intera discografia battiatesca, oltre alle parole dello stesso cantautore desunte da giornali e testi precedenti, le impressioni di alcuni “testimoni” della sua parabola ascendente.
L’appendice che chiude il libro, a firma di Franco Zanetti (Ciao Marlene. L’album perduto di Franco Battiato) e di Riccardo Bertoncelli (Il mondo alla rovescia di Ocnarf Otaittab) risulta infine rivelatrice di un inedito: un disco-raccolta dei primi 45 giri abortito sul nascere diversi anni fa. O quanto meno pubblicato in forma diversa da quella ipotizzata da Zanetti, per via di oscure circostanze e le riserve dello stesso Battiato, restio a misurarsi con retaggi musicali di una fase artistica palesemente superata. Malgrado ne analizzi la copiosa biografia musicale Come un incantesimo è un volume misurato (no apologia), utile riepilogo per i battiatofili di lungo corso (ci troveranno dentro la genesi di ogni loro brano del cuore) e propedeutico per i neofiti che si approcciano ai mondi lontanissimi/vicinissimi di Franco Battiato sulla scorta emotiva della sua recente scomparsa.
Franco Battiato. Come un incantesimo. Le storie dietro le canzoni
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