

Galateo contemporaneo
- Autore: Christopher Hitchens
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2014
Nello scaffale di mezzo della mia libreria, i libri di Christopher Hitchens riposano per surplus accanto a quelli di Padre Amorh. Una specie di legge di contrappasso - me ne rendo conto - per il più irriverente/libertario editorialista del Regno Unito (autore, fra gli altri, dell’imprescindibile “Dio non è grande”): mea culpa ma lo spazio è spesso tiranno. Poi è anche vero che se c’era una dote di cui Hitchens non difettava era il sense of humor: le opere di un miscredente come lui fianco a fianco ai trattatelli di demonologia gli avrebbero strappato un’alzata di spalle se non proprio un sorriso, quanto meno è quello che mi piace immaginare.
Per niente facile assegnare un criterio alla propria libreria, e se non ci credete provate ad approfondire nell’acuto trattatello (“Prigioniero degli scaffali”, pag. 85-88) che proprio Hitchens dedica all’argomento in “Galateo Contemporaneo” (Piemme, 2014), l’ultimo libro pubblicato prima della morte. Il saggio semiserio sull’arte di classificare i volumi (ossia spargerli anche per casa, dovunque capiti), non è che un antipasto del polposo diario minimo in cui vi imbatterete pagina dopo pagina: una radioscopia divertente cum grano salis su argomenti di cultura generale, costume, politica & società, legati a un filo rosso tripartito, dato da acume, sfrontatezza e divergenza di vedute.
Che scriva del Principe Carlo (“Charles, principe delle scempiaggini”), di razzismo e tabù linguistici (“Le parole contano”) o di sesso orale (“Americano come la torta di mele”: assolutamente consigliato!) il taglio hitchensiano lo riconosci tra mille: il più bravo di tutti a tenerti inchiodato alla pagina, a dire le cose come stanno e a dirle, a tratti, sorridendo amarognolo. I suoi temi, spesso, non sono robetta così, da prendere alla leggera; le sue provocazioni intellettuali sono tutt’altro che beghe da cortile, si impongono piuttosto come sguardo lungimirante, coraggioso, imperterrito, avverso ai dictat della contemporaneità.
Come manifesto di affrancamento dogmatico (dalle religioni, dai principi regnanti, dagli scrittori cult, dai tic e dalle nevrosi globalizzate). Come sintesi di un ottica disalienata attraverso cui guardare al mondo, ai fatti e alle persone. Per questa e per infinite altre ragioni, “Galateo contemporaneo” è un libro da tenere sul comodino (invece che in libreria accanto all’esorcista, mea culpa bis), sempre a portata di mano: hai visto mai venisse voglia di sbirciarci dentro, di tanto in tanto, auspicare che non tutto è perduto, che un’altra prospettiva sulle piccoli-grandi cose del cielo e della terra, è ancora possibile.

Galateo contemporaneo
Amazon.it: 37,98 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Galateo contemporaneo
Lascia il tuo commento