Gioco perverso di Massimo Lugli

Un’indagine del cronista Marco Corvino

Marco Corvino è un cronista di nera, attivo da tempo in un grande quotidiano nazionale e lavora nella redazione della capitale. Il personaggio creato da Massimo Lugli sembra in parte autobiografico: il romanzo procede con ritmo incalzante, tipico del genere, ma l’esperienza dell’autore conferisce al libro un fascino particolare e una verosimiglianza con le vicende che ci troviamo a vivere ogni giorno per cui, anche se ciò che si racconta appare incredibile, ci obbliga a fare i conti con una realtà sconosciuta che solo un giornalista onesto e curioso, pronto a battersi non solo per lo scoop, ma anche e soprattutto per verità e giustizia.

Ecco Marco Corvino, divorziato, stretto tra una vita da single piuttosto malinconica, come il suo frigo sempre vuoto, e una continua emergenza professionale, correre sul luogo del crimine: una donna ricca e famosa è stata soffocata durante una seduta di Bondage dal suo dominatore. Si tratta di incidente, come sostiene lui, o di un misterioso delitto, come alcune incongruenze fanno supporre? Corvino viene chiamato a collaborare alla ricerca della verità proprio dal ricco imprenditore marito della donna uccisa. Da qui parte l’intricata indagine che il giornalista si trova a condurre, ostacolato dal suo stesso direttore, e che paga in buona parte in prima persona, ponendosi a rischio della vita pur di raggiungere i suoi obiettivi. Nel libro troviamo le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, i colleghi giornalisti, tra i quali emerge Laura Lorei, grande signora e firma del giornale (un cammeo dedicato ad una vera Laura), la giornalista televisiva Sara, con cui il protagonista intrattiene un’ostacolata relazione sentimentale, una feroce banda di filippini che smerciano una nuova pericolosa droga nel giro della mala romana, e soprattutto dom e slave, fruste e catene, corde e croci, tutto l’armamentario che costituisce il set di giochi sadomaso che proliferano in tutta Italia, in grande segretezza ma con una diffusione davvero preoccupante.

Sesso estremo, scambi di coppie, giochi perversi, torture non solo su adulti consenzienti formano una cornice spaventosa nella quale Marco Corvino si inoltra con onestà e senza farsi coinvolgere; il suo informatore, Master Scudiscio, è un personaggio ben costruito e temo molto realistico, che rivela all’inconsapevole giornalista abissi di perversione a cui si abbandonano personaggi insospettabili.

Pubblicato da Newton Compton nel 2012, Gioco perverso di Massimo Lugli è un romanzo originale e ben scritto, ben costruito e mai noioso anche se sfiora temi e argomenti che raccontano trasgressioni e violenze fisiche, umiliazioni e torture con ironia e disincanto, senza cadere nel ridicolo, serio rischio che si corre maneggiando simili argomenti!