Giovanni Battista Belzoni. La vita i viaggi le scoperte
- Autore: Luigi Montobbio
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
Egittologo e viaggiatore, Giovanni Battista Belzoni (1778-1823) è uno dei padovani più famosi della storia. Luigi Montobbio ne ha scritto una bella biografia, pubblicata dalle Edizioni Martello nel 1984: Giovanni Battista Belzoni. La vita i viaggi le scoperte, ormai non più recentissima, ma ancora molto piacevole e utile per conoscere questo illustre personaggio.
Giambattista Belzoni nacque da una famiglia umile, ma crebbe animato da una grande curiosità e da un sano desiderio di avventura, questa voglia di scoprire il mondo lo spinse a viaggiare sin da giovanissimo e lo portò a contatto con esperienze lavorative e umane variegate, basti pensare che collaborò con dei circhi, ma venne anche iniziato alla massoneria.
Viaggiò in Egitto e in altre zone dell’Africa, effettuando scavi archeologici che condussero a risultati formidabili quali lo scoprimento della tomba del faraone Seti, nel 1817, e il ritrovamento dell’ingresso alla piramide di Chefren, l’anno successivo. Fu autore anche di saggi in lingua inglese sulle sue ricerche, che contribuirono a rafforzare la sua (già notevole) fama a livello Europeo.
Attingendo a documenti editi e inediti, Montobbio spiega che tra le città italiane il Belzoni amò sempre Roma, di cui lo affascinava la grandezza passata (origine, forse, del suo interesse per l’archeologia), ma non si dimenticò mai della sua Padova. Alla sua terra natia mandò come omaggio un sarcofago egizio, due preziose statue raffiguranti delle sfingi e altri importanti reperti: quasi senza ombra di dubbio, furono le sue gesta a ispirare l’allestimento della sala egizia del magnifico Caffè Pedrocchi.
Il suo percorso non è stato affatto privo di difficoltà:
“Non godette sempre di una buona fama, nel senso che i detrattori non vollero spesso riconoscere i suoi grandi meriti, nonostante le lodi che egli ricevette, come uomo e come viaggiatore, da illustri personaggi: Charles Dickens, Walter Scott, Cyrus Redding, i quali ne tessero le forti doti morali che lo portarono da umile popolano a personaggio di rilievo nell’Europa del tempo”.
La natura lo dotò di un fisico erculeo, ma fondamentale per la sua fortuna fu la sua mente aperta all’apprendimento, che nella sua epoca lo condusse ai massimi livelli della cultura.
Per i patavini, Belzoni non è solo un esploratore di rovine antiche, ma costituisce anche un esempio di tenacia, è stato un coraggioso che ha saputo mettersi in gioco e vincere le sfide della vita: è un uomo che si è fatto da solo, con grandi sacrifici e con una costanza ammirevole. Non dimentichiamo che è anche a Belzoni che George Lucas si ispirò per creare Indiana Jones.
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