Girl Gang
- Autore: Ashley Little
- Anno di pubblicazione: 2015
"Girl gang" (Unorosso Parallelo45, 2015) di Ashley Little è la storia drammatica di una band formata da cinque ragazze che cercano di ricrearsi una famiglia e delle regole. Il romanzo segue passo dopo passo l’intensa esistenza di una banda che vive nella zona periferica a est di Vancouver e le vite spericolate di cinque adolescenti "perdute", conosciute come le Black Roses, che la compongono:
"Mac, il leader auto-nominato e mente del gruppo; Mercy, la principessa punjabi con una speciale abilità per il furto; Kayos, ragazza madre, fuggiasca dalla scuola e dalla famiglia con una figlia avuta all’età di soli tredici anni; Sly Girl, la scaltra, scappata dalla riserva First Nations in cerca di una vita migliore, finendo invece per trovare solo depravazione e dipendenza; Z, sedici anni, maestra di graffiti e murales, anticonformista".
La storia inizia con Mac e Misericordia che vogliono prendere le distanze da un altro gruppo, i Vipers, gangster pericolosi che vogliono fare i loro protettori, sfruttandole e sottomettendole. Le due ragazze così, aiutate da zio di Mac, capo dei Lucifer’s Choice, reclutano altre tre ragazze, appunto Mercy, Sly Girl e Z , e in pochi mesi rubano bancomat, cucinano metanfetamina e crack, si battono selvaggiamente contro chiunque osi far loro del male o entri senza il loro permesso nel loro territorio insomma terrorizzano la città, diventando il suo "peggior incubo".
Il romanzo è narrato volutamente a turno, attraverso le voci di ogni singola ragazza, in forma di diario e in uno stile volgare e pieno di slang. L’autrice, tradotta e pubblica per la prima volta in Italia, fa un lavoro encomiabile di giustapporre il profondo disagio dell’immaturità adolescenziale, di ragazze sole, abbandonate a se stesse, senza adulti e istituzioni di riferimento, con violenza criminale a volte raccapricciante che è l’unico modo possibile che le cinque girls hanno di sopravvivere. Il romanzo è raccontato quindi attraverso una serie di capitoli/testimonianze scritte da ognuna delle cinque protagoniste. La voce di Mac è autoritaria e disperata; quella di Misericordia lucida e consapevole; quella di Kayos è in contrasto con il suo passato e quindi in discussione sempre con se stessa; quella di Sly ha sempre di fronte le immagini raccapriccianti della vita vissuta senza dignità nella riserva; infine quella di Z una voce metallica, codificata con i segnali C’è un sesto narratore, onnisciente, che rappresenta la stessa autrice, o comunque la voce della città, di una città conosciuta per lo più per la sua bellezza, organizzazione e vivibilità grazie ai Giochi olimpionici del 2010. Eppure Ashley Little ci offre uno spaccato ben diverso di questa Vancouver che ci riporta direttamente e crudelmente alle realtà periferiche delle grandi città di tutto il mondo. Inutile dire che purtroppo sia nella dinamica di gruppo che nello sviluppo della storia appaiono dei contrasti e dei problemi che portano a un epilogo tragico, molto tragico. Il romanzo dell’Ashley è comunque è
"una storia brutale e senza crismi, un racconto di ragazze perdute che lottano per il potere, per avere voce, per trovare speranza".
"Le cose non andavano per il verso giusto. Mercy e io dovevamo essere trattate come delle regine, maledizione! Invece in questo istante i nostri ragazzi si scontravano con altre bande e la città si riempiva di cadaveri. Anche gente qualunque. Una carneficina. Ora, essendo una Vipers, ero un bersaglio. Che diavolo di protezione era quella? Era l’opposto della protezione. Era una stronzata, ecco cos’era. Vaffanculo. Guardai la mia migliore amica sbuffare fumo da un angolo della bocca, il suo labbro inferiore gonfio come una prugna marcia. Una lacrima scappò dal suo occhio sinistro, quasi completamente chiuso dal gonfiore, e lei la scacciò via come si fa con un insetto. Ecco quando decisi: sarei uscita dai Vipers e avrei portato Mercy con me".
Girl gang
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