Girl power. La rivoluzione comincia a scuola
- Autore: Jennifer Mathieu
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2018
Girl Power. La rivoluzione comincia a scuola (Mondadori, 2018, trad. S. Mambrini) è un romanzo Young Adult scritto da Jennifer Mathieu, destinato a un pubblico giovanile ma godibile per tutte le età. La protagonista è Vivian, la classica brava ragazza di una piccola cittadina americana. Buoni voti, qualche amico, nessun problema. Questa è la vita di Vivian che, di tanto in tanto, si ritrova a curiosare nella vecchia scatola riposta nell’armadio della mamma. Lì si racchiude il passato da giovane ribelle della donna che, dopo la morte del marito e con una figlia piccola, ha abbandonato tutto per ritornare nella cittadina di East Rockport dove vivevano i suoi genitori.
“Con il cuore in gola, mi intrufolo nel primo bagno delle ragazze. Faccio un bel respiro e affondo le mani nello zaino. Afferro una ventina di copie di “GRRRinta!” e mi blocco. Se le tiro fuori, le lascio lì ed esco non potrò più tornare indietro. Tra mezz’ora suonerà la prima campanella. In sottofondo, lo sgocciolio di un rubinetto che perde mi tormenta. Non. Farlo. Non. Farlo. Non. Farlo.”
Vivian ha sempre vissuto a East Rockport e considera come un dato di fatto l’ossessione della cittadina per il football, da cui deriva un trattamento preferenziale per la squadra locale, oltre ai tanti piccoli comportamenti sessisti. Ma un bel giorno Vivian non ci sta più e vuole ribellarsi. Niente più battute volte a relegare la donna alle faccende di casa, niente più palpatine nei corridoi come se fosse uno sport divertente o messa alla berlina delle ragazze per un abbigliamento considerato inappropriato perché in grado di “provocare” i ragazzi. Da qui nasce la fanzine “GRRRinta!” e la ribellione delle giovani liceali di East Rockport.
“«Sei… insomma… che ti prende?» chiede ritraendosi con un’espressione confusa.
«Niente» dico scuotendo la testa. «Lasciamo stare.» Ce l’ho con lui, ma anche con me stessa. Per il fatto di non riuscire a trovare il modo di spiegargli come stanno le cose. Sono sicura che è in buona fede, ma è pur sempre un ragazzo e non ha la minima idea di che cosa significhi attraversare un corridoio e sapere di essere giudicata per le dimensioni del tuo culo o delle tue tette. Non può capire cosa vuol dire calcolare sempre come ti vesti, come stai seduta, come cammini o stai ferma per non dare un’impressione sbagliata di te, o peggio, attirare attenzioni non desiderate. Non può capire come ci si sente a essere in balia di una specie di mostro Maschio che decide di poterti mettere le mani addosso e catalogarti e classificarti come e quando gli pare.”
Come se non bastasse, a complicare la vita di Vivian ci pensa il nuovo amore della madre (repubblicano opposto agli ideali materni) e un giovane appena trasferitosi e che sembra incarnare tutte le qualità del perfetto fidanzato. Ma la perfezione non è di questo mondo e Seth sembra non comprendere pienamente quelle che sono le difficoltà che una ragazza è destinata a incontrare nella vita, e tutto solo perché “colpevole” di essere del sesso sbagliato… Come può? La fa facile, è un ragazzo!
Nel suo tortuoso percorso verso la consapevolezza della propria femminilità Vivian si trova a combattere contro mentalità fin troppo radicate e conosciute… Eppure c’è qualcosa di sbagliato. È davvero possibile incolpare qualcuno o è più utile aiutarlo a capire dove sia il problema? Ritenere l’altro un nemico solo perché maschio non è forse trattarlo come hanno sempre fatto con le donne?
“Mentre guardo Lucy scalmanarsi facendo ondeggiare i ricci scuri e sento Claudia ridere e cantare (stonata) le parole di una canzone, mi rendo conto di che cosa significa essere femminista: non umanista, egualitaria o altro. Femminista e basta. Non è una brutta parola. Anzi, a partire da oggi potrebbe diventare addirittura la mia parola preferita. Perché in sostanza si tratta di una mutua solidarietà tra ragazze che chiedono solo di essere trattate con rispetto in un mondo che si ostina a non riconoscere loro la dignità di essere umani.”
Jennifer Mathieu offre un romanzo in cui ogni ragazza riuscirà a rispecchiarsi e a provare empatia con le protagoniste femminili della storia. Cuore pulsante è la femminilità e il diritto di esprimerla liberamente, allontanando i vincoli e le convinzioni che spesso sono insite nella quotidianità. Un accento è posto sulla negatività del trincerarsi dietro le proprie convinzioni e sulla necessità di portare in luce i problemi, di ribellarsi e collaborare per un futuro migliore come gli eventi del presente confermano.
Girl power. La rivoluzione comincia a scuola
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