Glamorama di Bret Easton Ellis

Quarto romanzo di Bret Easton Ellis, Glamorama fu pubblicato nel 1998 in America e l’anno dopo in Italia.
Già il titolo ci indica come leggere il libro, essendo composto dalle parole GLAMOUR (in altre parole tutto ciò che è intorno al mondo dello spettacolo) e HORAMA (che implica l’idea della visione). È un romanzo scritto per essere visto.

La costruzione del romanzo è particolare. Presenta sei parti, ognuna suddivisa in capitoli numerati in modo decrescente di varia lunghezza, eccezion fatta per la sesta parte dove la numerazione è crescente e prevede un’interpretazione libera.
Per circa il primo terzo del libro, il narratore presenta il protagonista come un tipo trendy, un modello bello e vuoto, impegnato in feste, sfilate ed eventi mondani, circondato da fidanzate ed amanti dedite alle droghe.
Una volta che Victor ha intrapreso il suo viaggio sulla Queen Elisabeth 2 diretto in Europa il racconto vira improvvisamente: iniziano scene di violenza sempre più cruda, celate dietro un velo di mistero. L’elemento geniale dell’autore è di insidiare nel lettore il dubbio: è verità o finzione? Durante il viaggio compare una troupe, un regista, un direttore di fotografia, fogli di un copione. Quello che Victor racconta sono i fatti reali o è pura invenzione?

La narrazione avviene in un regime di autodiegesi, infatti, Victor racconta in prima persona la storia che ha vissuto. Vi è una forte presenza di citazioni che spaziano dal cinema alla musica.
Questo libro prevede moltissimi nomi diversi, affiancando i personaggi per così dire autoctoni, cioè esistenti solo nel romanzo, a persone reali, soprattutto del mondo della moda. Ci sono poi figure provenienti da altri testi di Ellis, come lo stesso Victor presente in “Le regole dell’attrazione”.
Consiglio la lettura di questo intricato libro e, perché no, provare a confrontare le interpretazioni che ne danno i diversi lettori.
Il messaggio che questo testo ci comunica è: siamo sempre filmabili.