Grandi Illusioni di Giuliano Amato, Andrea Graziosi

Giuliano Amato e lo storico Andrea Graziosi in questo libro, a tratti impegnativo, ragionano sull’Italia, sull’attuale stato di declino in cui si trova e come e perché ha raggiunto questo stato.

Al termine della seconda guerra mondiale l’Italia è un paese distrutto, diviso anche sul piano civile ma, nonostante ciò, già nel decennio successivo alla fine della guerra seppe imporsi come uno dei principali protagonisti della ripresa economica e industriale in campo europeo e mondiale.
Come è stato possibile?

L’analisi dei due studiosi è molto approfondita e intreccia sapientemente dati statistici e sociologi mostrando soprattutto come, da un certo momento in poi, di questi non s’è tenuto più conto, abbracciando così politiche economiche del tutto sganciate dalla realtà che hanno creato e alimentato l’enorme debito pubblico che fagocita ai giorni nostri l’economia.
Analizzando le principali riforme, attuate e non attuate, nel nostro paese, i due autori accompagnano il lettore durante gli ultimi cinquanta anni di politica e amministrazione dello Stato, anni in cui si è dissipato tutto ciò che il paese era pure riuscito a costruire, ricucendo le ferite inferte dalla guerra, tanto sul piano materiale quanto su quello morale. Oggi è invece tutto perduto: un’intera generazione per la prima volta dopo più di sessant’anni vede il proprio tenore di vita ridursi rispetto a quello della generazione che lo ha preceduto, il calo demografico gela le possibilità di ripresa, l’incapacità della classe politica e la scarsa fiducia di cui gode non consentono di delineare un piano di lungo periodo di ristrutturazione degli assetti della macchina pubblica, operazione senza la quale, ripetere il miracolo degli anni’50 è difficilissimo se non impossibile.

Chi cerca risposte alle domande che attanagliano gli studiosi o i semplici appassionati di storia e economia in questo libro non ne troverà; in compenso troverà interessanti spunti di riflessioni su tematiche di stretta attualità, complici i continui riferimenti alle scelte effettuate in passato e alla ricca appendice di chiusura.