Guerrilla Gardening di Michele Trasi e Andrea Zabiello

Kowalski, 2009 - Guerrilla Gardening è la resistenza estrema e non violenta contro ogni forma di degrado urbano: consiste nell’appropriarsi di spazi pubblici abbandonati, avviliti dal cemento e dall’incuria, per creare piccoli giardini.
Questo manuale insegna ad organizzarsi e a dare sfogo al proprio pollice verde.

L’immagine simbolo, in positivo, della manifestazione avvenuta a Roma il 15 ottobre 2011, a parte quella del corteo pacifico e festoso prima degli scontri, è quella del ragazzo che si arrampica su un autoblindo della polizia per infilare nella grata del parabrezza un mazzo di fiori.
Un momento volutamente teatrale che riporta alla memoria la scena del giovane che ferma la colonna di carri armati in piazza Tienanmen, nel 1989.
Ci piace pensare lo stesso, però, che quel coraggioso scalatore abbia letto questo libro.

Guerrilla Gardening è un manuale che insegna a fare sì guerriglia, ma solo con i fiori, un po’ come al tempo del movimento hippy e del flower power (Fate l’amore e non la guerra!).
Uno strumento di opposizione, non tanto alle invasioni rumorose, fatte con i soldati e le armi, ma a quelle silenziose, non meno opprimenti, quelle vissute negli ultimi decenni dalle metropoli, ad esempio, occupate con mezzi non meno letali di quelli che si userebbero in un golpe militare.
L’asfalto e il cemento hanno mangiato i prati, gli alberi sono stati abbattuti per fare posto alle auto, i cassonetti della spazzatura hanno nascosto muri e monumenti, eppure, pensiero elementare: chi si sognerebbe mai di innaffiare sul proprio balcone vasi di lattine schiacciate o riempiti di bitume?

Molto meglio le bombe di fiori (flower bombs) delle bottiglie incendiarie e dei petardi! Meglio esplosioni di petali che la deflagrazione delle bombe carta! Meglio lanciare semi di girasole, fragole e mirtilli, che smembrare panchine di marmo per utilizzarle come un pesante ariete! Meglio riappropriarsi della Terra concimandola che costruire barricate!
E’ l’insegnamento di questo agile libretto scritto con caratteri viola e verdi da Michele Trasi e Andrea Zambiello.