Heaven Lies about Us di Eugene McCabe

“Heaven Lies about Us” è un potente racconto dello scrittore irlandese Eugene McCabe, che dà anche il titolo alla raccolta di racconti ambientati al confine fra la repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del nord ai giorni nostri, dove egli vive dall’età di dieci anni e che quindi conosce in profondità e ama, pur non condividendone tutte le complesse sfaccettature culturali, anzi, mettendone in rilievo gli aspetti più inquietanti, quelli di cui, particolarmente in certi ambienti si evita di parlare, essendo considerati disdicevoli, quasi capaci di macchiare chi semplicemente ne fa menzione o rivolge ad essi l’attenzione. Si tratta di un piccolo mondo ben delimitato da sbarre di divieti, che segnano nettamente il confine fra il bene e il male, il puro e l’impuro, la vergine Maria da tutte le altre donne condannate a procreare senza rimanere immacolate come la madre di Gesù per il concepimento di un figlio.
Marion ha anche uno zio materno sacerdote, Felix, che rappresenta la semplicità e l’integrità della chiesa ed è messo frequentemente alla berlina dallo zio paterno Ambrose, un gesuita che opera per la radio vaticana in versione inglese, simbolo invece di successo e che suscita ammirazione e consensi generali.

Pur trattandosi di un racconto di sole trentatré pagine, per la crescente intensità narrativa che lo caratterizza, una lingua sempre adeguata alla classe sociale del personaggio preso in considerazione, si ha la tentazione di dargli una nuova definizione: una tragedia, perché di tragedia trattasi.
In un contesto in cui la religiosità cattolica è fortemente sentita e attivamente praticata, con una rigidità ed un’osservanza inflessibile degli insegnamenti della chiesa molto distanti dalle modalità più moderne e flessibili che si notano attualmente in Italia, attraverso un narratore esterno, il lettore incontra la piccola protagonista di nove anni, Marion. La ragazzina è così chiamata in onore della Vergine Maria, venerata dalla sua famiglia, costituita dalla religiosissima madre vedova, Mary Cantwel e dal fratello sedicenne Iggy, di cui la madre va particolarmente orgogliosa per i suoi traguardi scolastici e sportivi e che, simpatizzando fortemente con lo zio Ambrose, già accarezza l’idea di seguirne le orme dorate nella carriera ecclesiastica.
Quando Mary Cantwell, che incinta di otto mesi ha perduto tragicamente il marito veterinario in un incidente stradale, mentre guidava, alterato nell’umore per una grave offesa subìta, su una strada ghiacciata e nel tentativo di evitare un asino che occupava la carreggiata, e privata di un occhio, si assenta per alcune ore serali per partecipare a convegni organizzati dalla comunità religiosa, i suoi figli rimangono in casa con la dolce collaboratrice domestica Bridie, che dorme in un’ala dell’abitazione separata dalla loro.
E’ a questo punto che si scatena l’inferno nella vita della piccola Marion, quando, profondamente addormentata, riceve le turpi attenzioni del fratello adolescente.

Eugene McCabe riesce, con la maestria del grande narratore, a trasmettere lo sgomento, che sfocia in terrore, i sensi di colpa alimentati dalle argomentazioni ricattatorie di Iggy, il tentativo disperato di difesa con ogni mezzo, incluso quello di parlare con lo zio Felix in confessionale, e, incoraggiata da lui, vincolato dal segreto e quindi impossibilitato a difenderla pubblicamente, con la madre, che però, come purtroppo avviene frequentemente nella realtà, non solo non le crede, ma la punisce con estrema superficialità che le costerà, comunque, assai cara.
Questo magnifico racconto, che scandisce l’infelicità di una creaturina indifesa con l’incisività catartica di una tragedia greca, suscita sentimenti di immensa pietà per la disavventura che subisce, evidenziando la responsabilità degli educatori, non solo genitori, nei confronti delle giovani vite a loro affidate, la necessità di vigilare saggiamente sulla loro esistenza, dotandole degli strumenti critici indispensabili, fino al momento in cui sapranno difenderla da soli.
Una bellissima lettura fortemente consigliata a tutti gli educatori in particolare.